Albergo Italia

Le Oasi di Kufra l’hotel del miraggio

Barbara Bonura

Scivolando ai piedi della duna di Sabaudia in territorio Agro Pontino, si insinuano da questo lato le Oasi di Kufra, o per meglio dire l’hotel che contiene in se stesso l’idea del miraggio. Chi ha costruito in questo luogo (la proprietà è della famiglia Rossi) ha avuto davvero una visione

Da una parte il promontorio del Circeo, roccioso e imponente spartiacque tra il Parco nazionale omonimo e il litorale di Sabaudia, dall’altra la linea netta di un’orizzonte che sembra sfumare verso l’infinito. A quel promontorio appartiene la fantasia e la narrazione di tante generazioni: c’è chi racconta che sul dorso di quel monte si intraveda il profilo del duce – che Sabaudia volle costruita nel 1933 – chi invece si rifà al mito, riportando al tempo in cui Ulisse, proprio vicino ai fondali del monte Circeo, sarebbe stato sedotto dalle Sirene. Tutto qui sopravvive, fantasia e realtà, il passato e il presente, nel bagliore delle dune che sembrano non mutare mai.

Scivolando ai piedi della duna di Sabaudia in territorio Agro Pontino, si insinuano da questo lato le Oasi di Kufra, o per meglio dire l’hotel che contiene in se stesso l’idea del miraggio. Chi ha costruito in questo luogo (la proprietà è della famiglia Rossi) ha avuto davvero una visione.

“I proprietari sono stati forse visionari per quei tempi e hanno saputo osare sin da subito, costruendo qui questa struttura verso la fine degli anni Settanta – racconta Simone Ponziani, general manager dell’hotel e fiduciario della famiglia Rossi – Difficile poter immaginare un posto che somigli a questo. E’ un cocktail di magia ed incanto. Siamo sulle dune di Sabaudia, di fronte abbiamo solo il mare, a fianco il promontorio del Circeo che ci guarda, vigila.. Chiaro che il resto lo facciamo noi con tutti i particolari. Si conserva un profumo di casa, pur raggiungendo standard altissimi secondo i nuovi parametri dell’hotellerie. Il nostro punto di forza è la discrezione ed una rigorosissima manutenzione”.

Oasi di Kufra Sea and Lake è il nuovo brand di questo hotel che attualmente conta le 115 camere del corpo centrale storico, di fronte al mare, ed altre 35 nella parte del lago di Sabaudia, recuperate da un vecchio hotel dismesso. Tutto è molto orientato al tema della eco sostenibilità.

Oggi prende una nuova forma quel “luogo ameno” dove Vittorio Gassman amava ritirarsi, via dalla pazza folla, camminando su questa lingua di sabbia in un ambiente protetto e discreto.

Del resto Sabaudia è da sempre emblema di un turismo di elite: nel dopoguerra si innamorò di questo pezzo di paradiso la contessa Nathalie Volpi di Misurata, moglie di Giuseppe, fondatore del festival di Venezia nel ‘32. Qui fece costruire la sua villa palladiana, 1.400 metri quadri di superficie ed un parco di molti ettari. Ancora oggi quel porticato dalle colonne classiche parla del passato ed è set preferito per infiniti spot pubblicitari.

Un primato mai ceduto quello di Sabaudia, amatissima da Pasolini e Moravia, romantico set della storia d’amore di Monica Vitti e Michelangelo Antonioni.. In tempi più recenti presa d’assalto da celebrities del calibro di Pino Daniele a Francesco Totti, tanto per dire..

Torna in mente l’immagine di un Moravia ormai maturo, seduto al bar del centro di Sabaudia in attesa della sua Carmen Llera. La quale, lucente e nevrile come un purosangue, lo raggiunge per andare chissà, forse proprio all’Oasi.. E il miraggio non si perde.

Abbiamo come obiettivo di creare una pasticceria interna al servizio dell’hotel. Due pasticceri per un’oasi.

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