Le dichiarazioni

Il commiato di Emiliano in Regione: «Ogni sacrificio è valso la pena, il futuro è nelle mani della Puglia»

Redazione online (video Donato Fasano)

This browser does not support the video element.

Il presidente uscente rivolge auguri al successore Antonio Decaro e riflette sull’impegno politico, l’importanza delle istituzioni e il ruolo della Puglia nel superamento delle sfide del Mezzogiorno

"Mi permetterete anche di fare i miei auguri al presidente eletto Antonio Decaro, di fargli l'augurio di potere vivere questa esperienza con pienezza, sia dal punto di vista personale che dal punto di vista politico perché ne vale la pena. Ogni sacrificio personale che ciascuno di noi, e anche io in parte, abbiamo fatto per vivere nelle istituzioni credo di poter dire a nome di tutti che ne valeva la pena. Valeva la pena ogni sacrificio, ogni uscita di casa troppo mattutina lasciando i propri affetti a casa, ogni discussione, ogni contrasto, ogni litigata qualche volta perché abbiamo tutti insieme cambiato il destino di una regione". Lo ha detto il presidente uscente della Regione Puglia Michele Emiliano parlando nel corso di una incontro di commiato con dipendenti dell'ente, consiglieri e dirigenti regionali nella sede del Consiglio a Bari.

"Questo destino una volta che è cambiato non è cambiato per sempre", ha aggiunto. "Il destino è un po' come l'igiene personale, un po' come lo studio - ha proseguito rivolgendosi ad alcuni piccoli studenti di Corato - non basta studiare il primo quadrimestre perché poi le maestre se ne accorgono se uno poi il secondo quadrimestre smette di studiare. Bisogna studiare sempre".

"Molti parlano male della politica perché non l'hanno compresa fino in fondo - ha sottolineato Emiliano - io stesso ho cominciato tardi ed ero uno di quelli che al bar dello sport forse parlava male dei politici perché non mi rendevo conto invece della capacità che abbiamo avuto, anche noi nel consiglio regionale, di discutere fino in fondo delle cose importanti, anche in maniera molto concitata alcune volte, con atti molto forti ma con la finalità di trovare una soluzione e di prendere una decisione. Provate a immaginarsi se non ci fossero le istituzioni, se non ci fossero le regole, se non ci fossero tutte le persone che oggi sono qui in questa Agorà pronti a battersi per il rispetto delle regole e per trovare la soluzione a ciascuno dei problemi di ogni essere umano, sia che sia nato qui sia che venga da un altro luogo. Abbiamo accolto tanti bambini che vengono da luoghi di guerra, in particolare dalla Palestina nell'ultimo periodo - ha ricordato - abbiamo accolto gli studenti che non riuscivano a studiare nei loro Paesi e abbiamo cercato di dare il segno di come la Regione Puglia intende affrontare il futuro".

“E' una giornata molto emozionante per me. Ho la stessa serenità di quando ti laurei o vinci un concorso, per me ovviamente quello in magistratura, il senso di aver compiuto il proprio dovere e di averne tratto beneficio dal punto di vista della forza interiore. Mi sento molto forte grazie a tutti i pugliesi e a tutte le persone che mi hanno aiutato a fare questo lavoro così importante". Lo ha affermato Michele Emiliano, presidente uscente della Regione Puglia, parlando con i giornalisti prima dell'incontro di commiato con personale, consiglieri e dirigenti regionali nell'Agorà del Consiglio a Bari.
"Il momento più felice sarà quello che verrà, perché per la Puglia bisogna continuare a lavorare e perché diventare qualcosa di straordinario", ha aggiunto. "Per superare la questione meridionale non c'è altro mezzo che la Puglia. La Puglia è quella regione che ha la possibilità di dimostrare a tutta Europa, e soprattutto all'Italia, che i meridionali sono in grado di fare benissimo tutto ciò che è nostro dovere fare e che è nostro piacere fare per la nostra terra”, ha concluso Emiliano.

“Non dipende nulla da me, grazie a Dio, tutte queste decisioni non dipendono da me. Io ovviamente sono un magistrato, su questo non c'è dubbio”. Lo ha affermato Michele Emiliano, presidente uscente della Regione Puglia, rispondendo a Bari ai giornalisti che gli hanno chiesto della ipotesi di una sua possibile nomina ad assessore nella nuova giunta guidata da Antonio Decaro o, in alternativa, circa un suo ritorno alla magistratura, prima dell'incontro di commiato con dipendenti, consiglieri e dirigenti regionali.
“Come sempre accade quando hai fatto il tuo dovere e hai incassato il risultato del tuo lavoro - ha aggiunto nel corso dell’intervento - ho voglia di continuare a lavorare, non ho voglia di andare in pensione o di ritirarmi, anche perché mi sono reso conto che il sevizio nei vostri confronti è stata la cifra che mi ha cambiato la vita. Ognuno di noi può fare scelte diverse, decidere di lavorare per se stesso, per la propria azienda e il proprio studio in maniera individuale. Invece ce ne sono tanti che decidono di giurare sulla costituzione e di lavorare nelle istituzioni come pubblici impiegati".

Privacy Policy Cookie Policy