LECCE - I Negramaro in prima linea nella lotta contro la xylella, flagello che ha distrutto gli ulivi del Salento. Nasce così questa collaborazione speciale all’insegna della musica e a favore dell’ambiente, tra la band salentina, che quest’anno compie vent’anni di attività, e la Fondazione Sylva, organizzazione no-profit impegnata nella riforestazione dei territori.
Proprio per celebrare il loro ritorno a casa, dopo vent’anni di successi, i Negramaro hanno voluto sostenere l’impegno di Fondazione Sylva, al fine di contribuire alla rigenerazione del territorio salentino.
“La volontà dei Negramaro di regalare boschi alla Puglia e al Salento è un obiettivo che fa loro molto onore – dice Luigi de Vecchi, presidente di Fondazione Sylva – è il segnale del loro sguardo attento verso l’ambiente e il sociale. Il fatto che ci abbiano scelto è per noi motivo di orgoglio: vuol dire che il nostro impegno per la riforestazione e la rigenerazione dei territori, in Puglia come in tutta Italia, è apprezzato e riconosciuto, e da questo momento, attraverso la loro voce, potrà sensibilizzare tante persone, raggiungendo un pubblico ancora più grande”.
Fulcro della collaborazione è la campagna raccolta fondi “Music for Nature” #M4N di Fondazione Sylva, che parte in occasione della grande festa della band, il concerto del 12 agosto presso l’aeroporto militare di Galatina.
I Negramaro ci mettono non solo la faccia, anche i testi delle loro canzoni per il progetto di Fondazione Sylva, che parte dall’amata Puglia e ha come obiettivo riforestare l’Italia.
La musica ha una forza insostituibile, quella di toccare le corde più profonde dell’anima. E allora quale alleato migliore per sensibilizzare le persone?
Per donare, questo il link ufficiale alla campagna https://fondazionesylva.com/music-for-nature/ con il video realizzato da Giuliano Sangiorgi per Fondazione Sylva, che vi mostriamo in anteprima.
LA FESTA DEI 20 ANNI DEI NEGRAMARO
Un «back home», una «festa dei vent'anni dei Negramaro fortemente voluta nella nostra casa, là dove tutto è cominciato». Così Giuliano Sangiorgi, frontman della band Negramaro, riassume tutte le sue emozioni per il concerto in programma sabato 12 agosto nell’aeroporto di Galatina. E sabato sarà un ritorno a casa come evidenziato anche nel titolo dato all’evento speciale: 'n20 Back Home.' Il cantante, in occasione dell’anniversario della band, torna indietro nel tempo a quando era bambino, «con occhi curiosi e brillanti, immaginando il cielo come l’unica via percorribile per raggiungere il sogno». Un sogno partito proprio da lì, dal Salento, da una cameretta in cui ascoltava i Depeche Mode e Luigi Tenco fino alla sala prove con Ermanno, Lele, Andrea, Pupillo e Danilo (gli altri membri della band).
«Da lì - scrive - abbiamo iniziato a credere seriamente che quelle pareti non ci fossero intorno a noi; abbiamo così iniziato a volare, dimenticandoci che altro non eravamo se non dei ragazzini qualunque. Ad ogni canzone scritta, quella cantina in cui provavamo solo noi si allargava sempre di più». «Toccavamo il cielo con un dito - continua - suonavamo per noi. Ma non eravamo soli, senza saperlo. Non sapevamo dove ci trovassimo, se davvero la nostra sala prove fosse a Veglie o a Liverpool».
Sangiorgi ripercorre i piccoli concerti nei locali di provincia, «il Triade di Copertino, il Ritual, il blasonato Candle di Lecce»: «La nostra Puglia si era accorta del rumore che faceva quel sogno ad occhi aperti e si è messa accanto a noi, a pilotare quell'aereo che ci avrebbe portato sui palchi più grandi del pianeta». «Back home - conclude - non è solo la festa dei Negramaro, ma la celebrazione di una terra che sa come amare i suoi figli e sa come insegnar loro a volare, per raggiungere orizzonti più lontani, al di là del mare».