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Il giornalista Ranucci dopo l'attentato: «Contro di me lunga liste di minacce, lo Stato mi è vicino» VIDEO
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«Questa volta c'è stato il salto di qualità. L'anno scorso ho trovato dei proiettili di fronte a casa mia»
«Contro di me una lista infinita di minacce di varie natura, ma stavolta è stato fatto il salto di qualità. Io mi sento tranquillo, lo Stato e le istituzioni mi sono sempre stati vicini in questi mesi». Sono le parole del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, all'indomani dell'attentato con ordigno che ha distrutto la sua auto e quella della figlia, di fronte la sua abitazione. Proprio lì lo scorso anno, svela il conduttore per la prima volta, sono stati lasciati dei proiettili come segno di minaccia. A Ranucci, che vive sotto scorsa, è stata assegnata una macchina blindata. L'ordigno è scoppiato ieri sera alle 22.17: stando a quanto racconta il giornalista, è stato possibile risalire all'orario preciso dell'attentato grazie ad alcuni video che dei passanti stavano girando nel momento in cui si è avvertito il forte boato.