Bari, picchiata da coetanee bulle per motivi di gelosia: denunciate 2 ragazzine

Gli accertamenti sono stati delegati dal Procuratore capo presso il tribunale per i minorenni

Redazione online

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Martedì 04 Febbraio 2020, 13:01

19:54

I Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Bari centro, al termine degli accertamenti coordinati dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, Dott. Ferruccio De Salvatore, hanno identificato e segnalato all’autorità giudiziaria, due ragazze minorenni, di anni 13 e 14, responsabili di una violenta aggressione, avvenuta lo scorso mese di dicembre nel pieno centro di Bari, nei confronti di una loro coetanea, “accusata” di aver intrapreso una relazione sentimentale con l’ex fidanzato di una delle due. Schiaffi, calci, pugni, pesanti insulti, un mix di violenza fisica e verbale, che ha visto come involontaria protagonista l’inerme minore. Tutte le fasi dell’aggressione sono state filmate con un telefono cellulare da un’altra minore presente sul luogo, anch’essa identificata, che ha successivamente diffuso il video su un social network, rendendolo virale.

IL COMMENTO DEL SINDACO -  «Denunciare il comportamento di quelle ragazzine è stato per me un dolore, una sconfitta. Ma quello era il mio dovere ed era giusto andare avanti per permettere alle forze dell’ordine di individuare le responsabili di quell'aggressione. La notizia di oggi, che pur ci fa tirare un sospiro di sollievo rispetto al lavoro incessante ed encomiabile degli inquirenti, ci lascia però un profondo senso di amarezza. Su questo noi tutti dobbiamo riflettere, perché il fenomeno del bullismo, che non conosce differenze di genere, di classe sociale, né di territorialità, ci mette di fronte alla sconfitta dei modelli educativi e culturali dominanti». Lo dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro, con riferimento all’aggressione ad una 14enne da parte di due coetanee.

Decaro ha ricordato che «aggressioni e atti di bullismo purtroppo continuano a ripetersi, a Bari come in tutta Italia» e che «la soluzione non può limitarsi alla repressione di questi comportamenti, né d’altronde le famiglie devono rassegnarsi a far crescere i propri figli in casa cedendo alla paura. I ragazzi devono poter vivere la città e crescere confrontandosi in maniera sana con i loro coetanei. Di questo siamo noi adulti responsabili».

«Dovremmo lanciare una grande alleanza educativa, - ha detto il sindaco - che tenga insieme Comune, scuole, parrocchie, associazioni e famiglie». «Il motore di questa alleanza non possono che essere le famiglie, tanto quelle delle vittime, quanto quelle degli artefici, - ha concluso il sindaco - perché il fenomeno ci chiama in causa tutti e nessun cambiamento sarà possibile se a cominciare da noi adulti non saremo in grado di metterci tutti in discussione, come cittadini, come genitori e come componenti della stessa comunità».

LE VALUTAZIONI DEL PM - La Procura per i Minorenni di Bari ha aperto un’indagine con l’ipotesi di reato di percosse con riferimento all’aggressione ad una 14enne barese da parte di alcune coetanee. Il reato è procedibile a querela, tuttora non formalizzata dalla vittima. Il fascicolo è coordinato dal procuratore Ferruccio De Salvatore, che ha delegato accertamenti anche su eventuali responsabilità educative dei genitori delle autrici dell’aggressione, avvenuta a inizio dicembre in piazza Cesare Battisti, nel centro di Bari. Successivi accertamenti riguarderanno la diffusione su un social network del video dell’aggressione.
«I reati commessi da ragazze e il bullismo al femminile sono fenomeni sempre più diffusi» spiega il procuratore De Salvatore, secondo il quale «la lotta all’aggressività va gestita in ambito educativo attraverso un confronto diretto tra il mondo della scuola e la giustizia minorile. La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educare ma anche nel fotografare quegli atti devianti e le condotte da bulli, segnalandole e denunciandole». 

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