il caso
Bari, la neonatologa Favia Guarnieri del Policlinico contro il trend dei social: «Il tummy time nel passeggino? Pericoloso» VIDEO
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La specialista mette in guardia dalle abitudini che possono mettere a rischio la salute: «I neonati sdraiati a pancia in giù solo per brevi periodi, non nel carrozzino e sempre sotto supervisione»
Il trend social del “tummy time”nel passeggino? È pericoloso. A lanciare l’allarme è la dottoressa Giovanna Favia Guarnieri, del reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Bari diretto dal professor Nicola Laforgia. E lo fa con un video sul suo profilo Instagram dove condivide informazioni utili per tutti i genitori: «Ho iniziato a fare divulgazione online ad agosto, ho iniziato per caso in spiaggia e ho visto che funzionava. Collaboro con la social media manager Sarah Donvito: io penso ai contenuti, lei li realizza», racconta Favia Guarnieri spiega perché certe tendenze mettono a rischio la salute dei più piccoli.
Nei video che circolano su TikTok, infatti, i bambini sono ripresi a pancia giù nel passeggino, spinto dai neogenitori ignari del problema: «Attenzione mamme, no al tummy time nel passeggino, sì al tummy time fatto in modo sicuro, da svegli e sempre sotto supervisione. Ogni bambino ha i suoi tempi: l’importante è proporlo con serenità, senza forzature».
Ma di che pratica si parla esattamente? Il “tummy time” è una pratica consigliata fin dai primi giorni di vita del neonato: consiste nel posizionare il bambino a pancia in giù quando è sveglio, su una superficie stabile e sicura, sempre sotto la stretta sorveglianza di un adulto. L’attività va proposta per brevi periodi, più volte al giorno, aumentando gradualmente la durata in base alle capacità e alla tolleranza del bambino. Questa semplice abitudine favorisce lo sviluppo della muscolatura del collo, delle spalle e del tronco, stimola il controllo del capo e contribuisce a un corretto sviluppo motorio. Inoltre, aiuta a prevenire l’appiattimento della testa, un fenomeno sempre più frequente nei primi mesi di vita a causa del tempo trascorso in posizione supina. Il tummy time può essere svolto su tappetini o coperte ben tese, oppure sul petto del genitore, una modalità particolarmente indicata nelle prime settimane perché rassicurante per il neonato (Tummy Time and Infant Health Outcomes: A Systematic Review Lyndel Hewitt et al. Pediatrics. 2020 Jun.)
«I social - conclude la dottoressa Favia Guarnieri - rappresentano uno strumento di comunicazione potentissimo, soprattutto in ambito sanitario, perché permettono di raggiungere rapidamente tante famiglie e di diffondere messaggi di prevenzione e educazione alla salute. Se usati correttamente, possono avvicinare i genitori alla medicina e ai professionisti. Allo stesso tempo, proprio per l’impatto che hanno, è fondamentale che l’informazione medica sui social venga prodotta e condivisa da professionisti qualificati. La salute, soprattutto quella dei bambini, non può essere affidata a contenuti improvvisati o a chi non ha competenze cliniche. Nel caso di questo video virale sul tummy time che circola su TikTok, se non vengono chiariti aspetti fondamentali su età, modalità e sicurezza, si rischia di creare confusione o senso di colpa nei genitori. La differenza non è nel mezzo, ma in chi comunica: quando l’informazione è basata su evidenze scientifiche ed esperienza clinica, i social diventano una risorsa; quando manca la competenza, il rischio di disinformazione e di scelte inappropriate è reale».