il progetto
Bari, avvocato aiuta avvocato: se l'Università non c'è, arrivano i giovani «mentori»
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L'iniziativa dell'Associazione 080 Stand For Bari: giovani avvocati fanno rete con neolaureati e laureandi nel mondo del lavoro
Aiutarsi tra giovani, tra professionisti e neolaureati e laureandi, in un mondo dove l'Università da sola non basta ad aprire le porte del lavoro. È questo l'obiettivo che l'Associazione 080 Stand For Bari, in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, cerca di perseguire con il Progetto Mentoring, un'iniziativa dedicata agli studenti del quarto e quinto anno pronti ad addentrarsi nel complicato universo di concorsi, tirocini e praticantati.
La notizia, insomma, è che i giovani devono colmare una lacuna lasciata aperta dall'Università stessa: «Nonostante ci siano professori che si stanno attrezzando a un approccio più pratico all'insegnamento, penso ad esempio al corso della professoressa Ventrella sull'elaborazione degli atti di natura penale, penso che un mentoring sia importante perché c'è una carenza effettiva in Università. In cinque anni non è concepibile che ci siano soltanto esami d'indirizzo orali, soprattutto nella prospettiva di un concorso», racconta uno degli studenti presenti.
L'aiuto è ancora più prezioso quando a darlo è una giovanissima neo magistrata. Maria Teresa De Fronzo, 29 anni, ancora per poche settimane sarà ufficialmente magistrata ordinaria in tirocinio: dal 18 dicembre infatti indosserà la toga presso l’Ufficio di sorveglianza di Foggia (Tribunale di Sorveglianza di Bari). Oggi, una delle sfide più importanti che gli studenti si trovano ad affrontare è quella della riforma per la separazione delle carriere: «Io ho potuto scegliere se intraprendere la funzione giudicante o requirente - spiega De Fronzo, ospite dell'evento di presentazione -, ma con la prospettiva della riforma, è importante che gli studenti (come tutti i cittadini) siano a conoscenza del suo contenuto e in particolare delle modifiche che apporta alla Costituzione, nonché delle possibili ripercussioni sul futuro percorso per l’accesso alla magistratura. Perché se dovesse andare in porto la riforma i laureati in Giurisprudenza dovranno avere le idee chiare già prima di fare il concorso. E forse a quel punto il ruolo di orientamento nell’ultima fase dell’università sarà ancora più determinante».
«L’auspicato obiettivo che ci proponiamo, anche noi come giovani professionisti, è quello di aiutare e, per quanto possibile, indirizzare i ragazzi verso una scelta e un approccio consapevole al mondo del lavoro. Sfruttando la rete di conoscenze della nostra Associazione, vorremmo poter dare loro consigli utili su come affrontare la scelta di un lavoro in ambito legale (che può includere anche la possibilità di confrontarsi con professionisti più grandi e già avviati nel mondo lavorativo)», dichiara Roberto Capone Morfini, responsabile del progetto Mentoring Commodity - Trader.