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Bari, il tassista accoltellato torna in servizio: «Provo ancora paura»
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La prima corsa in taxi dopo l'aggressione di quattro mesi fa: «Il video? Non l'ho visto, ma è importante che sia stato diffuso, la gente deve sapere cosa succede»
BARI - Dopo quattro mesi di stop, il tassista Francesco Rubini torna in servizio. Era lo scorso 8 dicembre quando Rubini, alla sua prima settimana di lavoro dopo aver rilevato la licenza, è stato accoltellato in un tentativo di rapina da Giovanni Monno, 31 anni, oggi in carcere con la complice Angela De Vincenzo in attesa di tornare in aula. È la prima volta, da quella sera, che Rubini mette in moto il suo taxi: «Non nego di avere ancora paura - racconta -, sono stati mesi difficili ma pian piano ne sto uscendo fuori con un percorso psicologico e la vicinanza della mia famiglia. Ripercorro le strade del policlinico ogni giorno per tornare a casa, ma farlo con il mio taxi è diverso, fa un certo effetto».
«Anche se ho ancora un po' paura, devo tornare a lavoro. Ho una figlia di 18 mesi, in questi mesi ho ricevuto solo un acconto da parte dell'Inail della somma di 500 euro per infortunio sul lavoro», spiega Rubini, che in questi mesi ha «avvertito la calorosa vicinanza dei colleghi e delle istituzioni. Ma vedremo sulla sicurezza cos'altro si potrà fare». «Non credo di dover girare io armato per proteggermi - racconta al suo primo cliente del giorno, il senatore Filippo Melchiorre - anche perché in quelle situazioni non sai mai cosa può succedere...Ci hanno ascoltato, ci hanno accolto, ma è ancora tutto da vedere, i fatti sono i fatti».
«Il video che è circolato in rete? Non l'ho visto e non lo vedrò mai. All'inizio ci sono rimasto male e ho cercato di capire chi lo avesse diffuso, col senno di poi credo sia importante la gente lo abbia visto. E anche parlare con i giornalisti e raccontare quello che mi è successo lo è stato».
A Giovanni Monno e Angela De Vincenzo sono contestate le aggravanti della crudeltà e dell’uso di un’arma. Quella sera, dopo essere saliti a bordo del taxi guidato dal 34enne Rubini, dopo aver fatto finta di non avere i soldi avrebbero convinto il tassista ad accostare. A quel punto Monno, come si vede dal video della dashcam montata in auto, avrebbe puntato un coltello alla gola del conducente e lo avrebbe minacciato di morte, prima di iniziare a colpirlo con diverse coltellate (oltre 20) al volto, alle spalle e sul dorso. I due sarebbero poi fuggiti dopo l'intervento di un soccorritore, allertato dalle urla dei tassisti, e furono arrestati a poche ore dal fatto. Il tassista fu medicato al Policlinico di Bari con oltre 120 punti di sutura e fu dimesso con una prognosi di 25 giorni.
«Francesco Rubini rappresenta per Bari un simbolo di rinascita, di risposta a un gesto che ha sconvolto la nostra comunità. Il fatto che stia tornando in campo dopo un percorso non facile, deve essere di esempio per tutti i baresi, quelli che credono in certi valori. Si può reagire», ha dichiarato al termine della corsa Filippo Melchiorre.