BARI - Tre ore di spettacolo per una carriera cinquantennale, tra successi e classici della tradizione napoletana. E poi parole, messaggi d'amore, ricordi dal passato e speranze per il futuro, tutto segnato dallo stile teatrale che contraddistingue Massimo Ranieri. Questo è stato «Tutti i sogni ancora in volo», lo spettacolo sold out andato in scena al Teatro Petruzzelli ieri sera, 9 ottobre.
«Questo teatro mi è sempre stato molto caro - ha raccontato il cantante durante lo spettacolo -, qui venni per la prima volta tanti anni fa, per un meraviglioso spettacolo teatrale con il mio maestro, Giorgio Strehler. Lo ricordo ogni volta che vengo qui». Ranieri incontrò Strehler nel 1980: con lui andò anche in tournée europea con lo spettacolo «L'anima buona di Sezuan» di Bertolt Brecht. Ma prima del teatro impegnato c'erano già stati un tour americano sotto lo pseudonimo di «Gianni Rock», la scelta di nome d'arte come Massimo Ranieri in onore del principe di Monaco (il suo vero nome è Giovanni Calone), l'incisione di Rose Rosse e Se bruciasse la città. E poi Canzonissima, Sanremo e l'Eurovision. Una lunga carriera che l'artista ha ripercorso sul palco attraverso dei monologhi, che hanno scandito il tempo di un concerto all'insegna di due temi: il sogno e l'amore.
Grande la partecipazione del pubblico barese, che ha intonato con lui i più grandi successi della sua discografia.
