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Bari, al suono dei Simple Minds si chiude il Locus festival sulla rotonda di via Paolo Pinto sul lungomare

 
Redazione online

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Accolta da migliaia di fan la leggendaria band scozzese tra le più rappresentative degli anno Ottanta e Novanta

Domenica 30 Giugno 2024, 22:25

01 Luglio 2024, 10:20

BARI - In una serata torrida che di più non si può un'esclusiva per tutto il sud Italia: la leggendaria band dei Simple Minds si è esibita a Bari per il Global tour 2024, un tour mondiale che li porterà a suonare di fronte ad più di un milione di persone, presentando i brani dell’ultimo album alternati ai loro grandi classici, brani indimenticabili come “Promised You a Miracle”, ”Someone Somewhere in Summertime”. 

La band suona sul lungomare, sulla rotonda di via Paolo Pinto, per la ventesima edizione del Locus festival, una tre giorni di musica che ha visto Calcutta venerdì 28 giugno, Salmo e Noyz Narcos sabato 29 e i Simple Minds stasera.

Un viaggio nel tempo attraverso i successi intramontabili di una delle band più iconiche degli anni Ottanta e Novanta. Con il frontman Jim Kerr autentico mattatore. I Simple Minds, dunque, hanno chiuso la tre giorni barese del Locus Festival (dopo i concerti dei giorni precedenti di Calcutta e dell’accoppiata Salmo-Noyz Narcos) con un suggestivo live sulla rotonda di via Paolo Pinto, affacciata sul mare. Così il gruppo scozzese ha portato in Puglia, unica data del Sud Italia, il suo Global tour. In scaletta i brani più celebri. L'ultimo album in studio, dal titolo Direction of the Heart, il 19esimo in carriera, è uscito nell’ottobre 2022. Il gruppo, nell’attuale assetto, è composto da Jim Kerr (voce), Charlie Burchill (chitarre, tastiere), Gordy Goudie (chitarra acustica), Ged Grimes (basso), Cherisse Osei (batteria) e Sarah Brown (voce). In circa quarantacinque anni di carriera i Simple Minds hanno venduto circa 60 milioni di dischi in tutto il mondo.

«Fa caldo, ma qui è sempre un’emozione», dice Jim Kerr rivolgendosi al pubblico, che - mani al cielo - balla e canta. Si comincia con Waterfront, poi, in ordine sparso, le canzoni simbolo di un infinito repertorio: da This fear of Gods a Let there be love, da Glittering Prize a Promised you a miracle, da Mandela day a New gold dream. Ed ancora: Belfast child, Sanctfy yourself, Someone somewhere in summertime, See the lights, fino ad arrivare a Dont'you (forget about me) e Alive and Kicking. "La la la la la, la la la la la": il pubblico sembra non voler smettere. E il leader della band ironizza: «è orario, dobbiamo andare a mangiare. Siamo scozzesi, per restare ancora servono più soldi. Arrivederci a presto, siete fantastici».

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