BARI - Michele Laforgia rompe lo stallo sulle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra di Bari. Il messaggio rivolto al Pd Puglia è chiaro: «Basta, decidete voi le regole e assumetevene la responsabilità. Io accetterò l’esito del voto qualunque esso sia».
L'avvocato barese fa la sua arringa sui social in un lungo video postato su Facebook. Riportiamo in calce un estratto del suo discorso.
«Il tempo è scaduto. Siamo a meno di tre mesi dal voto e occorre che la coalizione progressista assuma un volto e un’identità definita intorno a un candidato sindaco. Continuare a discutere delle regole non serve, perché è ormai evidente che sarà sempre trovato un pretesto per negare il consenso e ritardare ogni decisione, sino a quando sarà troppo tardi. Non possiamo e non posso consentirlo. Dico quindi pubblicamente al Partito Democratico - sottolinea Laforgia - di decidere, in piena autonomia e senza ulteriori, estenuanti trattative, quando, dove e come votare per le primarie. Chiamiamole primarie, a questo punto, visto che non si è voluto scegliere, insieme, un metodo nuovo, più rigoroso».
«Togliamo ogni pretesto a chi vuole dividere l’area progressista. Stabiliscano loro le regole e se ne assumano integralmente la responsabilità. Io accetterò l’esito del voto qualunque esso sia», chiosa l'avvocato rivolgendosi direttamente al Pd pugliese con cui da giorni è aperto il dibattito sulle regole di votazione.
«Un’ultima cosa. Che non si dica ancora una volta che abbiamo perso tempo e potevamo votare sei mesi fa. Abbiamo provato per mesi a trovare un’intesa, di comune accordo, prima di tutto sui contenuti. Sei mesi fa Vito Leccese non era neppure candidato e nel PD non c’era l’intesa sui propri candidati. Se nel frattempo non fosse arrivata l’inchiesta giudiziaria alcuni degli arrestati sarebbero stati parte attiva anche delle primarie, con un effetto catastrofico per la credibilità di tutta la coalizione. Quando si ringraziano le forze dell’ordine e la magistratura bisognerebbe farlo anche per questo. Ora non c’è più tempo: attendiamo la data del voto per le primarie. Non ci sono più alibi».
Nei giorni scorsi il Pd aveva rifiutato di fare le primarie con pre registrazione bloccata 24 ore prima e con voto elettronico, c'era stata discussione anche sul numero di gazebo da prevedere. Per evitare la spaccatura della coalizione, oggi Laforgia accetta di fare le primarie alle regole del Pd.