ROMA

Assalto a bus: partite Rieti si giocheranno senza tifosi

Federbasket decide porte chiuse fino a termine indagini

(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Si giocheranno a porte chiuse, senza tifosi, fino al termine delle indagini le partite casalinghe di Rieti in A2, dopo l'assalto di tifosi reatini al pullman di tifosi pistoiesi che ha provocato la morte dell'autista. Lo ha deciso il consiglio straordinario della Federbasket, convocato d'urgenza dal presidente Fip, Gianni Petrucci. La procura della federbasket, fa sapere la Fip, ha aperto un fascicolo di indagine chiedendo al Tribunale federale che, fino al termine delle indagini stesse, assuma in via d'urgenza il provvedimento cautelare di far disputare le gare casalinghe della RSR Sebastiani Rieti a porte chiuse. I tempi del provvedimento non sono dunque definibili, ma si legano anche all'acquisizione da parte della giustizia sportiva dei risultati delle indagini giudiziarie. Il consiglio Fip ha poi annullato l'amichevole in programma mercoledi' tra la nazionale, riunita da oggi in stage a Roma, e la Sebastiani Rieti. "Per ricordare e commemorare il signor Raffaele Marianella, il presidente Petrucci, con il consenso di tutto di Consiglio Federale, ha disposto un minuto di silenzio e il lutto al braccio per tutte le gare di questa settimana, in ogni campionato". Ribadendo "profonde e sentite condoglianze alla famiglia Marianella", Petrucci ha ribadito in apertura di consiglio che coloro che hanno assaltato il pullman "di sicuro non sono tifosi, sono delinquenti. Dobbiamo tutelare la pallacanestro e dobbiamo difendere il tifoso per bene, quello che porta la famiglia alle partite". Alla riunione ha partecipato il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, il quale ha chiesto "che sia dato un forte segnale e che le logiche delinquenziali non entrino non solo nel basket, ma nell'intero sport. Sono al vostro fianco per tutte le iniziative che prenderete insieme al ministro dello sport e i giovani Andrea Abodi e al ministro dell'interno, Matteo Piantedosi". "Basta il gesto di uno per inquinare il lavoro di tutti - ha sottolineato il ct dell'Italia, Luca Banchi- ma non possiamo dare ad altri la possibilità di appropriarsi del nostro lavoro. Potevamo annullare il raduno, ma abbiamo deciso di tenerlo comunque nel rispetto del lutto, ma anche del lavoro fatto dagli azzurri". (ANSA).

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