la denuncia

«L’abusivismo uccide le imprese sane di Taranto»: l'allarme di Confartigianato dopo l'incontro in Prefettura

La piaga nel settore dell’artigianato e commerciale, con la ricaduta del mancato pagamento delle tasse e del lavoro irregolare, viene rilanciata da una dura nota di protesta della Confartigianato

La piaga dell’abusivismo commerciale e nel settore dell’artigianato a Taranto, con la ricaduta del mancato pagamento delle tasse e del lavoro irregolare, viene rilanciata da una dura nota di protesta della Confartigianato.

«Se non si interviene con decisione, è a rischio il collasso del sistema economico locale. Da molti anni l’artigianato e la piccola impresa rappresentano la spina dorsale dell’economia tarantina: realtà che producono, innovano e garantiscono lavoro e reddito a migliaia di famiglie. L’artigianato ionico è un sistema sano e vitale, non assistito e troppo spesso dimenticato, ma ancora oggi essenziale per la tenuta sociale ed economica del territorio. Oggi, però, proprio questa parte autentica e produttiva dell’economia è sotto assedio e rischia di crollare. La crisi industriale e occupazionale legata al drammatico declino del siderurgico, insieme al calo del potere d’acquisto delle famiglie, ha creato un terreno fertile per la diffusione del lavoro irregolare e dell’economia sommersa», rimarca Confartigianato che sottolinea come «l’abusivismo ha ormai superato ogni soglia di tolleranza minando la tenuta delle imprese sane.»

«L’abusivismo colpisce in modo trasversale quasi tutti i comparti: edilizia, impiantistica, serramentistica, autoriparazione, acconciatura, estetica, moda, alimentare, trasporto. In molti casi, attività improvvisate operano in garage, cantine, abitazioni private e presso il domicilio dei clienti, senza abilitazioni, formazione e alcun rispetto delle norme fiscali, igieniche e di sicurezza», aggiungono da Confartigianato che, con una propria delegazione, nei giorni scorsi, ha incontrato il Prefetto di Taranto, «esprimendo apprezzamento per l’impegno, la sensibilità e l’attenzione delle istituzioni statali sul problema, e chiedendo l’avvio di un piano straordinario per la legalità del lavoro artigiano.»

«L’associazione ha proposto la costituzione di un tavolo operativo con le Forze dell’Ordine, i Comuni, l’INPS e l’Ispettorato del Lavoro, per rafforzare mirate strategie di contrasto all’abusivismo. Tra le priorità indicate figurano controlli specifici sugli operatori abusivi e sui percettori di ammortizzatori sociali, azioni di vigilanza sui social network e sulle piattaforme digitali dove vengono pubblicizzate attività illegali, oltre a campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per promuovere la cultura della legalità. Confartigianato chiede inoltre di garantire la massima visibilità ai risultati delle operazioni di controllo, per rafforzarne l’effetto deterrente, e di applicare con rigore le sanzioni anche nei confronti di chi si serve consapevolmente di prestazioni abusive. Confartigianato richiama anche i cittadini e i consumatori al senso di responsabilità: rivolgersi a operatori abusivi non è solo una scelta sbagliata, ma un rischio per la sicurezza, la salute e un danno per l’intera comunità», conclude la nota dell’organizzazione datoriale.

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