Sanità

Morì in clinica a 56 anni: gli errori dei medici nella perizia dell’accusa

francesco casula

La donna di Martina fu operata nella clinica Salus: tornò tre volte in preda ai dolori ma fu rimandata a casa

La 56enne di Martina Franca deceduta a dicembre scorso, poche settimane dopo un intervento di routine nella clinica Salus di Brindisi è morta per gli errori commessi dal personale sanitario che visitò la donna dopo l'operazione. È quanto emerge dalla relazione depositata nei giorni scorsi dai medici legali Liliana Innamorato e Domenico Angiletta, i due consulenti nominati dal pubblico ministero di Brindisi Paola Palumbo (ora trasferita a Bari) chiamata all’epoca far luce sulla vicenda.

Nelle 58 pagine si legge che «censurabile fu la mancata indicazione e quindi prescrizione di un controllo ecocolordoppler nel post operatorio»: la 56enne, per i consulenti, ha perso la vita a causa di un'embolia derivata dall'intervento che con un corretto monitoraggio poteva essere individuato evitando il tragico epilogo.

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