cultura

Taranto, «Un anno di concerti al MArTA»: 12 appuntamenti tra musica jazz, gospel, corale e pop

Presentata oggi la stagione. Tra gli ospiti Cipriani, Rosini e Massironi

TARANTO - Come in un simposio greco o romano, in cui si dialoga e si incontrano gli altri, si beve con moderazione e ci si dedica alle arti e alla cultura: si preannuncia così il nuovo anno di concerti e appuntamenti di approfondimento del Museo archeologico nazionale MArTA di Taranto che insieme all’associazione Le Corti di Taras e in collaborazione con LA Chorus, contraddistinguerà l’offerta culturale e di fruizione. A presentare i 12 appuntamenti con la rassegna «Un anno di concerti al MArTA - Domeniche in concerto - Musica e Aperitivo" sono stati la direttrice del MArTA, nonché curatrice scientifica dei percorsi, Stella Falzone, e il direttore artistico della rassegna, il Maestro Pierfrancesco Semeraro. La musica proposta da domenica 26 gennaio a domenica 14 dicembre 2025 è un meltin-pot di generi differenti: musica operistica, da camera, jazz, gospel, corale e pop, abbinata a percorsi di approfondimento alla collezione permanente del MArTA e un aperitivo da gustare tra il Chiostro e la Temporary Art del Museo archeologico nazionale di Taranto. La visita, abbinata al concerto e all’aperitivo, avrà un costo di 10 euro.

Primo appuntamento il 26 gennaio con il pianista, organista e compositore pugliese Vincenzo Cipriani, il 16 febbraio la sofisticata tecnica d’ingegneria acustica e di estrapolazione della voce consentirà di ascoltare la voce di Maria Callas, mentre il trio di «Vissi d’arte, vissi per Maria» suonerà dal vivo in perfetta sincronia. Insieme alla musica sarà possibile scoprire la rilettura di grandi classici come l’Otello (il 13 aprile) raccontato dall’attrice Marina Massironi: un’ora e mezza di musica, parole e sorrisi. Il 18 maggio 'Le fiabè di Italo Calvino, il 25 settembre appuntamento con il pianista jazz Mario Rosini in Wavin' time, accompagnato da Duni Jazz Choir, il 16 novembre Gran Can can (L. Gromoglasova e gli Artisti dell’Accademia del Belcanto «Rodolfo Celletti"), chiusura il 14 dicembre con Gospel Story. "Il simposio - ha dichiarato la direttrice del Museo Stella Falzone - racchiude in sé valori che vanno ben oltre la piacevole condivisione di musica e vino, e già partire dall’VIII sec. a.C. il simposio si consacra anche come momento dal forte significato di confronto sociale, politico e di arricchimento culturale. Va da sé che gli appuntamenti con la musica, il teatro o la danza all’interno del museo, non sono altro che fruizioni educative più ampie che attraverso il linguaggio dell’arte ci mettono in contatto diretto con le civiltà del passato e la nostra stessa identità culturale».

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