Il caso

Migliaia di avvisi di pagamento sbagliati, a Taranto protestano i cittadini

Fabio Venere

Gli uffici del Comune stanno ponendo rimedio agli errori, in particolare sull’Imu

TARANTO - «Cartelle pazze» inviate dal Comune di Taranto, la denuncia di Fratelli d’Italia trova (anche se ancora informali) le prime conferme.

Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, nello scorso dicembre dagli uffici della direzione Tributi del Municipio è stata spedita una tranche di accertamenti relativa, in maniera particolare, all’Imu. Si tratterebbe di circa 4mila avvisi che, in effetti, conterrebbero degli errori. Che, secondo fonti vicine all’Amministrazione comunale, oscillerebbero tra il 20 e il 30 per cento sul totale degli accertamenti emessi. Da quel che si apprende, inoltre, quest’ultimo segmento dell’attività condotta verso la fine del 2024 avrebbe messo la lente d’ingrandimento su quei contribuenti che non erano stati sinora mai accertati dal Comune. Giusto, no? Certo, ma questo sarebbe avvenuto con una sovrapposizione non proprio efficace, per usare un eufemismo, tra i dati catastali dei vari immobili e quelli fiscali e anagrafici dei contribuenti e, inoltre, non ci sarebbe stata una perfetta bonifica nel sistema informatico tale da avere così un quadro esatto delle attuali situazioni rispetto a quanto risultava, invece, al Municipio negli anni precedenti. In questo contesto, dunque, si sarebbero materializzati quegli errori a cui comunque, in questi giorni, gli uffici stanno ponendo rimedio accogliendo le segnalazioni (e le lamentele) dei cittadini-contribuenti che si stanno recando agli sportelli comunali di via Anfiteatro.

Ma, evidenziate queste novità, cosa avevano detto martedì scorso gli esponenti del partito di Giorgia Meloni? «In pieno clima natalizio, migliaia di accertamenti tributari relativi al 2019 sono stati inviati dall’Amministrazione comunale, scatenando un’ondata di proteste dei cittadini. Molti di questi avvisi contengono richieste di pagamento errate, dovute a evidenti inesattezze. Infatti, numerosi residenti hanno segnalato errori come, ad esempio, l’Imu calcolata sull’abitazione principale senza che ci siano state delle variazioni di residenza, problemi di toponomastica o persino richieste di somme già contestate e poi annullate negli anni scorsi». A darne notizia, in una nota stampa, sono stati Tiziana Toscano e Giampaolo Vietri del gruppo Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale di Taranto.

«Nonostante l’uso di software dedicati, gli errori si ripetono e costringono i cittadini a presentare istanze di autotutela o a recarsi negli uffici comunali, già sovraccarichi di lavoro. Molti hanno inviato richieste tramite Pec, ma temono di non ricevere risposta in tempo per evitare i ricorsi presso la commissione tributaria provinciale», hanno aggiunto Toscano e Vietri.

«Queste anomalie non solo aggravano i disagi per i cittadini, ma aumentano anche il carico di lavoro per i dipendenti comunali, impegnati a correggere gli errori», hanno così concluso la loro nota Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano, che hanno anche annunciato la richiesta di un incontro urgente con il dirigente della direzione Tributi per prevenire il ripetersi in futuro di questi problemi. 

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