il caso

Taranto, la moglie del boss sul palco di Natale: dopo le polemiche arriva lo stop del Comune

FRANCESCO CASULA

Dopo l’articolo della Gazzetta che ha raccontato la presenza a un evento per la città di Kristel D'Ursi, imputata per riciclaggio, il Comune contesta inadempienze agli organizzatori

TARANTO - «La magia del Natale» a Taranto non c'è più. Gravi inadempimenti, rinuncia all'incarico, richiesta di beneficenza negata. L'evento organizzato dal Comune di Taranto è stato prima sospeso e poi cancellato dopo l'articolo della Gazzetta che ha raccontato della presenza sul palco durante la serata inaugurale di Kristel D'Ursi, 38enne imputata per riciclaggio aggravato nel processo denominato «Petrolmafia», e moglie del boss Michele Cicala, ritenuto dalla Dda di Lecce il capo di un clan mafioso.

La bufera, com'è noto, è scoppiata domenica 15 dicembre con lo scoop della Gazzetta e poche ore dopo, stando a quanto si legge nei nuovi documenti del Comune di Taranto, il responsabile del procedimento per conto dell’ente ha inviato una mail per chiedere spiegazioni a Ki.Fra., agenzia destinataria dell'affidamento diretto da 27mila euro per l'organizzazione, l'animazione e l'allestimento dell'area all'interno del Parco della Musica, nel centro cittadino. Una missiva nella quale il Comune ha evidenziato che «nel corso dell’esecuzione del servizio si sono riscontrati elementi idonei a integrare gravi inadempimenti delle obbligazioni contrattuali» e di «entità tale» da indurre «la sospensione del servizio nelle more dei dovuti approfondimenti di natura amministrativa resisi necessari per le modalità di esecuzione del servizio stesso».

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