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Taranto, l'ex Ilva si spegne a poche ore dal commissariamento: prevista fermata AFO4. Vertice Urso-Quaranta

 
Redazione online

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Taranto, l'ex Ilva allo Stato? Per gli ambientalisti non è la soluzione

L'unico altoforno rimasto dovrà essere bloccato per circa 24 ore: manutenzione sul piano tubiere e campo di colata. È la prima volta dall'apertura negli anni '60 che lo stabilimento siderurgico non avrà alcun tipo di attività

Mercoledì 21 Febbraio 2024, 10:01

19:58

TARANTO - L’Ilva di Taranto si spegne, a poche ore dal commissariamento. Acciaierie d’Italia ha comunicato che nella giornata odierna è prevista una fermata di AFO4 - l’unico altoforno rimasto attivo - per attività di manutenzione sulla parte alta del forno, sul piano tubiere e sul campo di colata. La durata prevista della manutenzione è di circa 24 ore.

Sarà una coincidenza ma peggior passaggio di consegne non ci poteva essere tra l’amministratore delegato Lucia Morselli e il commissario straordinario Giancarlo Quaranta. È la prima volta dalla sua apertura, negli anni ‘60, che il siderurgico di Taranto non avrà nessun altoforno in attività.

VERTICE IN CORSO QUARANTA-URSO

Secondo quanto si apprende Giancarlo Quaranta, commissario straordinario di AdI e Alessandro Danovi, commissario straordinario di Ilva Spa, sono appena giunti al Mimit per una serie di incontri con lo staff del ministero e anche con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Nella riunione in corso al Mimit, il commissario straordinario di AdI Giancarlo Quaranta avrebbe richiesto al ministro Urso l'estensione dell’amministrazione straordinaria a tutte le società operative del gruppo.

Nella riunione al Mimit, secondo quanto si apprende, il ministro Adolgo Urso ha invitato il commissario straordinario di AdI, Giancarlo Quaranta, a convocare rapidamente i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni dell’indotto dell’ex Ilva «per ricucire i rapporti sociali che finora sono mancati, fondamentali per l’immediato rilancio produttivo della società».

Urso avrebbe inoltre posto l’accento sulla valorizzazione dei rapporti con le imprese infragruppo, con particolare evidenza su Sanac,» azienda in salute che oggi versa in una condizione di crisi determinata unicamente dalla cesura delle relazioni con AdI».

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