I NODI DELL' ACCIAIO
Tavolo ex Ilva, il ministro Urso: «Si partirà con un solo commissario, gara nel minor tempo possibile»
Il commento del ministro riportato da fonti sindacali presenti al tavolo con l'esecutivo sull'ex Ilva: «si sono affacciati numerosi investitori italiani e stranieri»
ROMA - Nelle prossime ore, massimo nei prossimi giorni, il Ministero procederà alla nomina dei commissari per Acciaierie d’Italia e ci sarà presa in carico dell’azienda per garantire continuità e dare rilancio. Lo ha detto, secondo quanto riportano dei partecipanti all’incontro del governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
ADOLFO URSO: "SI PARTIRA' CON UN SOLO COMMISSARIO"
«Si partirà da un commissario e, per quanto riguarda le caratteristiche che dovrà avere, dovrà essere una persona che conosce bene l’azienda e abbia competenze nel settore siderurgico per rilanciare subito l’azienda».
Lo avrebbe detto, secondo quanto riferiscono fonti sindacali presenti all’incontro, il ministro delle Imprese Adolfo Urso nel
corso del tavolo sull'ex Ilva. Il ministro avrebbe anche spiegato che la «procedura di amministrazione straordinaria prevale su ogni altra procedura ed è quella che sarà realizzata nelle prossime ore».
Per l’ex Ilva si prevede «una gara nel minor tempo possibile perché già si sono affacciati numerosi investitori italiani e stranieri». Lo avrebbe detto, secondo quanto riportato da fonti sindacali presenti al tavolo con l’esecutivo sull'ex Ilva, il ministro delle Imprese Adolfo Urso.
AIGI
Il governo ci ha comunicato che «nelle prossime ore si andrà in amministrazione straordinaria. Questo non significa che muore tutto. L’indotto ha bisogno di non andare in cassa integrazione, vogliamo andare a lavorare. Se si va in AS è possibile attivare l’art. 68, come nel 2015, per dare degli acconti alle aziende che così possono ripartire».
Così il presidente di Aigi, associazione che rappresenta aziende dell’indotto dell’ex Ilva, Fabio Greco, dopo l’incontro con l’esecutivo a Palazzo Chigi. «A noi interessa sospendere immediatamente gli oneri fiscali e tributari. Le imprese altrimenti muoiono», ha sottolineato.
CONFINDUSTRIA
«Si va in amministrazione straordinaria e nei prossimi giorni saranno nominati i commissari». Lo ha detto, uscendo dall’incontro con il governo, il rappresentante di Confindustria Taranto, Pasquale Di Napoli, presidente della sezione Metalmeccanica territoriale, sottolineando che è stato spiegato che la procedura di amministrazione straordinaria prevale su quella del concordato preventivo avviata da Acciaierie d’Italia.
«Come Confindustria abbiamo riportato all’attenzione le modifiche al decreto legge, l’estensione alle piccole, medie e grandi industrie della garanzia Sace oltre che eliminare la percentuale del 50% del fatturato per le aziende che hanno lavorato per la grande industria, anche perché è un atto scorretto nei confronti di chi ha lavorato e di chi dal 2015 ad aggi ha pensato alla diversificazione, perché noi come Taranto siamo stati già penalizzati nove anni fa con 150 milioni di crediti mai esclusi - ha spiegato Di Napoli -. Uno dei grandi drammi che si sta vivendo è che Acciaierie d’Italia, nella persona della Morselli, ha messo un veto totale sulla documentazione, ad oggi al governo non è dovuto sapere la situazione debitoria, creditoria o la situazione degli impianti, pertanto con l’amministrazione straordinaria si entra dentro per poi fare una gara, se non entrano e capiscono la situazione non possono prospettare ad eventuale investitori, che ci sono».