La storia

Taranto, 50 anni di botte e umiliazioni poi la ribellione e il riscatto

Maristella Massari

Lei ha 75 anni, ma non è così diversa da Delia, personaggio interpretato da Paola Cortellesi nel film «C'è ancora domani»

TARANTO - Cinquant’anni di botte, violenze psicologiche, sopraffazioni, insulti, mortificazioni, ma anche cinquant’anni di mancate cure affettive e umane. I protagonisti di questa storia che arriva da Taranto li chiameremo Delia e Ivano, nomi di fantasia presi a prestito dal «dramedy» in bianco e nero, opera prima di Paola Cortellesi che in queste settimane spopola nei cinema.

La storia della nostra Delia, tarantina di 75 anni, non è così diversa dal personaggio interpretato da Cortellesi. I soprusi e le botte cominciano con il matrimonio. È il 1974. Da allora un crescendo, nonostante l’arrivo di due figli. Ivano ha la mano pesante e la lingua lunga.

«Sei una cretina, sei un’inetta. Non sei buona a niente». Delia sopporta, sopporta sempre, sperando che prima o poi quel calvario finisca. E invece non finisce. Anzi. Lui l’allontana dai suoi affetti: i genitori, la sorella. La isola, la tiene in stato di bisogno. Lei ha paura soprattutto per i figli. Una volta lui lancia uno stendino per i panni contro il figlio maschio. Un’altra, le mette le mani al collo.

Lei va avanti a testa china. Mai una denuncia, mai un referto del pronto soccorso. Eppure qualche volta, in tutti questi anni, a calmare gli animi, chiamati dai vicini, sono arrivati anche i carabinieri. Niente. La nostra Delia paralizzata della paura e dall’idea di un futuro di stenti, resiste. Lui le porta via anche il denaro di un libretto di risparmio. Poi qualcosa si rompe in questo equilibrio di umiliazioni e dolore.

Delia subisce un intervento, torna a casa e lui la maltratta mentre è convalescente. La misura è colma. Sulla denuncia che inchioda il marito c’è scritto: «Vorrei vivere tranquilla almeno questi pochi anni che mi restano, vi prego. Aiutatemi». Lui viene allontanato da casa. Non potrà avvicinarsi alla donna e ai suoi figli. Pena l’arresto. «Certi personaggi maschili non sono affatto cambiati, sono gli stessi di allora» dirà Cortellesi presentando il suo capolavoro. È vero, ma «C’è ancora domani». Forza Delia.

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