Solidarietà

Taranto, sbarcati al porto 171 migranti soccorsi da nave Emergency Life Support

Sono provenienti da Benin, Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Egitto, Eritrea, Mali, Senegal, Sierra Leone, Siria e Sudan. Tra loro 20 donne e 51 minori di cui 46 non accompagnati

TARANTO - È terminato questa mattina al porto di Taranto lo sbarco delle 171 persone soccorse dalla nave Life Support di Emergency lo scorso 20 luglio. I naufraghi erano stati recuperati in quattro diversi interventi. Tredici in condizioni di fragilità erano già sbarcati a Lampedusa.

Le persone soccorse provengono da Benin, Camerun, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Egitto, Eritrea, Mali, Senegal, Sierra Leone, Siria e Sudan. Tra di loro 20 donne e 51 minori di cui 46 non accompagnati. Molti naufraghi raccontano di aver subito gravi violenze e abusi dei diritti umani in Tunisia e Libia.

«Vengo dalla Sierra Leone, nel 2020 il governo ha ucciso molti membri della mia famiglia perché oppositori politici. Sono dovuto scappare in Marocco per salvarmi - racconta un ragazzo soccorso dalla Life Support -. Ho trascorso molto tempo nel deserto e da lì sono andato in Libia dove hanno ucciso molti dei miei amici. In Libia non c'è un vero governo e non ci sono diritti per i migranti, possono ucciderti per strada e a nessuno importa. Sono riuscito a fuggire in Tunisia per cercare di raggiungere l’Europa. Ma anche la Tunisia non era un buon posto per me. C'è molto razzismo adesso, a Sfax i tunisini attaccano spesso noi africani neri. Vengono nelle case in cui viviamo, ci rubano i soldi, i telefoni, ci picchiano anche per ore se non abbiamo soldi. Ho ancora tante cicatrici sul corpo».

Centosettanta migranti minorenni, ospiti dell’hotspot di Lampedusa, sono stati accompagnati dalla polizia all’aeroporto: stanno per imbarcarsi su un volo dell’organizzazione Oim che li trasferirà a Bari. Nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola, dove ieri mattina è scoppiata una rissa fra giovani sudanesi del Nord e del Sud, restano al momento 399 minorenni.
Ieri pomeriggio all’hotspot c'erano 910 minori (il numero massimo registrato nella struttura è di 1.150). Dopo che nei giorni scorsi in 11 si erano allontanati danneggiando un’auto e tentato un furto, il prefetto di Agrigento Filippo Romano, aveva annunciato che entrò mercoledì tutti i minorenni saranno trasferiti dall’hotspot.

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