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Taranto, spacciavano droga calandola col cestino dal balcone: otto arresti - IL VIDEO -

 
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Taranto, spacciavano droga calandola col cestino dal balcone: otto arresti

Quattro sono finiti in carcere, gli altri ai domiciliari. La cocaina veniva acquistata al rione Tamburi per poi essere smerciata a Massafra e Crispiano

Giovedì 04 Maggio 2023, 09:42

12:12

TARANTO - I carabinieri della compagnia di Massafra (Taranto) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Taranto Benedetto Ruberto su richiesta del pubblico ministero Francesca Colaci, nei confronti di 8 persone (4 in carcere, 4 ai domiciliari) accusate a vario titolo, di acquisto, detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina.

In carcere sono finiti il 34enne Maurizio Sportelli, il 36enne Angelo Mastrangelo e infine Fabio Grosso e Luca Fago entrambi di 44 anni. Il giudice Benedetto Ruberto ha invece disposto gli arresti domiciliari per il 22enne Giuseppe Caldaralo, il 23enne Mario Caponio, il 39enne Fabio De Girolamo e infine il 36enne Giuseppe Aloisio

L'operazione è stata condotta con l’ausilio di unità antidroga del nucleo cinofili carabinieri di Modugno. Altre sei persone sono indagate a piede libero.

Stando alle indagini coordinate dal pubblico ministero Francesca Colaci, la droga veniva acquistata al rione Tamburi di Taranto per poi essere smerciata nei comuni di Massafra e Crispiano. Nel corso delle attività investigative è stato riscontrato un presunto patto criminale tra un fornitore e un indagato massafrese. Si tratta di un 33enne che, scrive il gip nell’ordinanza, «preoccupato dalle contingenze del periodo storico che registravano uno scontro tra famiglie tarantine per la supremazia territoriale, e quindi timoroso di essere coinvolto in un filone di indagini che potesse riguardare anche il suo fornitore, presentava a quest’ultimo» un’altra persona indicandola «come suo sostituto e pattuendo la continuazione dell’attività illecita». Si trattava, ritiene il gip di un "passaggio di consegne» nell’ambito della stessa rete di spaccio della cocaina.

Le indagini hanno inoltre permesso di documentare un consolidato modus operandi, quello, cioè, di cedere la droga dal balcone delle abitazioni, in alcuni casi anche con l’uso di un cestino che, soprattutto nelle ore notturne, veniva calato per vendere le dosi di stupefacente ai vari acquirenti che raggiungevano a piedi o a bordo di veicoli le residenze degli indagati. 

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