Dopo il blitz antimafia

Taranto, il Riesame annulla due arresti

Francesco Casula

Tornano in libertà Pietro Spezio e Francesco Tortella. Carcere confermato per i principali indagati del clan Pascali

Taranto - Sono tornati in libertà Pietro Spezio e Francesco Tortella, tarantini entrambi arrestati nel blitz antimafia messo a segno dalla Squadra mobile di Taranto il 2 febbraio scorso. È stato il tribunale del Riesame di Lecce ad annullare l'ordinanza nei loro confronti. Spezio, difeso dagli avvocati Gaetano Vitale e Mirko Porsia, era accusato di aver fatto parte, con il ruolo di organizzatore, dell'associazione guidata dal boss Emanuele Capuano che trafficava e smerciava droga. Tortella, difeso dall'avvocato Andrea Maggio, era invece accusato di aver fatto parte del commando che il 31 ottobre 2018 in via Cesare Battisti a Taranto portò a termine un agguato ai danni di Lucky La Gioia ferendolo alle gambe. Ha lasciato il carcere anche Simone Loperfido, accusato anche lui di aver fatto parte dell’associazione di Capuano: il suo difensore, Alessandro Scapati, ha ottenuto da tribunale gli arresti domiciliari.


Il tribunale del riesame di Lecce, inoltre, ha confermato la custodia cautelare in carcere per i principali indagati della vicenda tra i quali Nico e Giuseppe Pascali, ritenuti al vertice del presunto clan mafioso tarantino.
L'inchiesta, coordinata dal pm Milto De Nozza della Dda di Lecce, ha complessivamente portato all'arresto di carico di 38 persone di cui 28 in carcere e 10 agli arresti domiciliari: le accuse a vario titolo sono di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e altri reati tra cui estorsione, detenzione e porto illegale di armi e munizioni e lesioni personali. Nei prossimi giorni il Riesame sarà nuovamente chiamato a valutare i ricorsi presentati da altri indagati.  

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