Controlli anti-caporalato
Grottaglie, bracciante costretto a lavorare fino a 20 h al giorno
Denunciato imprenditore agricolo che sfruttava lavoratore di nazionalità afghana. Dormiva in roulotte senza bagno
GROTTAGLIE - I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Taranto e della stazione di Grottaglie hanno denunciato un imprenditore agricolo, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di sfruttamento lavorativo nell’ipotesi aggravata. Un bracciante di nazionalità afghana era costretto a lavorare nei campi anche 20 ore al giorno in condizioni di assoluto degrado, in violazione dei contratti collettivi di lavoro nazionali e provinciali, delle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro. Lo straniero dimorava all’interno di una roulotte e di un container, privi di servizi igienici, acqua potabile e riscaldati solo da una piccola stufa allacciata a un impianto elettrico improvvisato.
Dalle indagini, secondo quanto riferiscono i carabinieri, è emerso «lo stato di soggezione psicologica del bracciante che pur di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, ha continuato ad accettare per oltre dieci mesi delle condizioni di grave sfruttamento». I controlli hanno consentito di accertare numerose violazioni in materia di lavoro e di prevenzione.
All’imprenditore sono state comminate sanzioni amministrative e penali per 75mila euro. Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca della roulotte e del container adibiti ad alloggio, secondo quanto previsto dalle norme anticaporalato.