L'anniversario
Marò Latorre-Girone: «8 anni di ingiustizie e privazioni»
Oggi la moglie del fuciliere tarantino Latorre ha pubblicato un post su Fb mentre è attesa la sentenza dell’arbitrato all’Aja
BARI - Cresce l’attesa dei familiari per la decisione della Corte internazionale dell’Aja sull'arbitrato tra Italia e India che riguarda i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Oggi la moglie del fuciliere tarantino Latorre, Paola Moschetti, ha pubblicato un post su Fb esprimendo tutta l’inquietudine della famiglia nella ricorrenza dell’ottavo anno trascorso dal 15 febbraio 2012, giorno dell’incidente nelle acque del Kerala che causò la morte di due pescatori e il successivo arresto dei due militari italiani, mentre erano in servizio anti-pirateria internazionale sulla nave mercantile tricolore Enrica Lexie.
«Se fosse stato un bambino - scrive Paola Moschetti - oggi sarebbe in terza elementare, se fosse stato un matrimonio oggi festeggerebbe le nozze di bronzo, se fosse stato un governo avrebbe cambiato 6 ministri degli Esteri e 5 della difesa (togliamo il se fosse): mi sforzo di trovare un termine adatto a definire 8 anni di ingiustizie e privazioni di libertà, sempre in attesa». Paola Moschetti da giugno scorso è moglie di Massimiliano Latorre e sempre presente nel sostenerlo in tutta la vicenda. E’ «tutt'oggi in attesa - prosegue - con grande dignità, correttezza ed abnegazione ma quel che c'è dentro come fai a spiegarlo...Puoi solo viverlo e sperare che domani sarà un giorno migliore».
Dopo anni di vicissitudini giudiziarie, nel luglio scorso c'è stata l’ultima udienza all’Aja dell’arbitrato tra Italia e India sul caso, volto a stabilire quale sarà la giurisdizione che giudicherà i due militari italiani. Presentate le tesi per l'assegnazione della giurisdizione all’Italia e la replica dell’India, che la richiede a sua volta, ora c'è attesa per la decisione finale e sentenza della Corte internazionale.