Cinema: TSFF comincia con 'Underground' di Kusturica
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ROMA
29 Novembre 2020
ROMA, 29 NOV - Le vie del Signore sono davvero infinite, come fa vedere questo piccolo interessante corto, già al Torino Film Festival che si è chiuso ieri, che dimostra come si possa diventare un rispettato rabbino di Los Angeles pur essendo nato bambina. È quello che si scopre IN THE IMAGE OF GOD, lunga intervista al rabbino Levi nato nel 1957 a Long Island, New York, intersessuale come già erano nonna e bisnonna. Appena nato, come capita quasi sempre, gli fu imposto con un intervento chirurgico il genere femminile e da allora crebbe bambina con un animo però maschile. E questo fino alla transizione sessuale e al suo successivo viaggio nella fede. Ma quello che meraviglia di più di questa storia sono due cose: il fatto che questo fenomeno dell'intersessualità sia tutt'altro che raro (l'1,7 per cento della popolazione mondiale) e anche poi che questi bambini, che mostrano caratteri di entrambi i sessi, vengano operati, quasi subito, senza tener conto di quelle che da adolescenti saranno le loro vere inclinazioni (in genere i chirurghi optano per una conversione al femminile perché implica un'operazione più semplice). "Nonostante l'1,7% della popolazione nasca intersessuale - ribadisce la Rondolino -, la rappresentazione di questa comunità è scarsissima, perché l'intersessualità mette radicalmente in discussione la visione binaria del genere su cui è basata la nostra società: per questo ho fatto il film". (ANSA).
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