Televisione

«Morricone, l’emozione della musica»: il direttore della «Gazzetta» Mimmo Mazza torna su Rai Storia

Come editorialista de “Il giorno e la Storia” da lunedì 10 novembre in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10

Un omaggio a Ennio Morricone, il genio che ha trasformato la musica in emozione, aprirà la nuova settimana de Il giorno e la Storia, il programma di Rai Cultura firmato da Giovanni Paolo Fontana e in onda tutti i giorni alle 00.10 e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e 20.10 su Rai Storia.

A raccontarlo, da lunedì 10 novembre, sarà Mimmo Mazza, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, che torna nel ruolo di editorialista del format dedicato agli avvenimenti storici e alle grandi figure del passato.

«Ennio Morricone – spiega Mazza – è una leggenda che ha scritto le musiche per più di cinquecento film e serie tv, oltre a opere di musica contemporanea. Nel 2007 ha ricevuto l’Oscar alla carriera, e nel 2016 ha vinto di nuovo l’Academy Award. Da giovane arrangiatore, contribuì anche a creare il sound degli anni ’60 italiani, lavorando su brani come Sapore di sale, Se telefonando e i successi di Edoardo Vianello. La sua magia musicale stava nella capacità di comunicare emozioni profonde, innovare con suoni insoliti e rendere la musica un elemento narrativo fondamentale».

Il ricordo di Morricone – nato il 10 novembre 1928 – apre dunque la settimana dal 10 al 16 novembre, in cui Mazza accompagnerà gli spettatori attraverso alcuni tra i momenti più significativi della storia recente.

Martedì 11 novembre il programma tornerà al 1997, quando dopo 265 giorni di prigionia venne liberata Silvia Melis, trovata da un agente di polizia lungo la strada da Orgosolo a Nuoro. Per il suo riscatto l’imprenditore Niki Grauso ammise di aver pagato un miliardo e mezzo di lire ai rapitori.

Mercoledì 12 novembre sarà dedicato al tragico attentato di Nassirya del 2003: un camion cisterna carico di esplosivo, guidato da due kamikaze, esplose davanti alla base militare “Maestrale”, causando 28 morti, tra cui 19 italiani.

Giovedì 13 novembre, spazio alla storia inglese: nel 1887, a Londra, si consumò la prima delle cosiddette “Domeniche di sangue”, momenti drammatici nella lunga lotta tra Regno Unito e Irlanda. Circa diecimila manifestanti – operai inglesi e irlandesi – furono caricati violentemente dalla polizia durante una manifestazione organizzata dal Partito Socialista Britannico e dall’Irish National League.

Venerdì 14 novembre, Mazza ricorderà la devastante alluvione del Polesine del 1951: il Po, gonfiato da giorni di pioggia incessante, ruppe gli argini e travolse tutto, causando un centinaio di vittime e oltre 180 mila sfollati.

Sabato 15 novembre l’attenzione sarà rivolta al 1988, quando Yasser Arafat proclamò la nascita di uno Stato palestinese nei Territori Occupati e, per la prima volta, annunciò il riconoscimento di Israele sui confini del 1967.

La settimana si concluderà domenica 16 novembre con il ricordo di Carlo Casalegno, vicedirettore de La Stampa, gravemente ferito nel 1977 davanti alla sua abitazione a Torino dalle Brigate Rosse. Morì dopo due settimane di agonia, diventando il primo giornalista ucciso dalle BR.

Un percorso tra memoria, musica e storia, quello curato da Mimmo Mazza, che unisce il racconto delle grandi emozioni collettive al ricordo di chi, con la propria voce o la propria arte, ha segnato la storia d’Italia e del mondo.

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