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Una ragazza sparita e tre donne uccise nella serie di Bellan
Approda oggi su Disney+ la serie francese Il mostro della stazione, creata da Gaëlle Bellan e diretta da Virginie Sauveur. Una produzione Itinéraire per Disney, composta da sei episodi rilasciati in blocco, che intreccia il noir psicologico con la memoria collettiva. Nel cast spiccano Camille Razat, già nota per Emily in Paris, nel ruolo dell’investigatrice Flore Robin, affiancata da Hugo Becker, Patrick Timsit, Mélanie Doutey, Kévin Azaïs e Yannick Choirat.
Ambientata a Perpignan tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila, Il mostro della stazione prende spunto da fatti di cronaca reali: la sparizione di un’adolescente e l’omicidio di tre giovani donne, le quali sono accomunate dal sogno di libertà e da un destino spezzato. La giovane agente Flore Robin si ritrova al centro di un’indagine che attraversa vent’anni di silenzi, ombre e colpe irrisolte. Insieme al capitano Franck Vidal e al mentore Félix Sabueso dovrà scavare nelle pieghe di una provincia inquieta, dove la verità sembra sempre sfuggire.
Questa nuova serie non è un semplice thriller, ma un racconto corale sul tempo, la perdita e la resistenza delle donne. «I sei episodi ci portano in un’odissea vertiginosa che dura più di vent’anni - ha raccontato la regista Virginie Sauveur - e ci mantengono in sospeso fino alla fine. Gli attori hanno dovuto difendere personaggi complessi, che lottano col dolore, la rabbia, i propri dubbi». Un realismo cupo e lirico che restituisce la sostanza delle ferite ancora aperte della società francese.