Netflix
Niente è proibito a giovani donne dell’alta borghesia
Nei primi anni Novanta c’è una nuova consapevolezza tra le ragazze, quattro amiche che si fanno chiamare le Barracuda Queens: dalla spiaggia dove si svolgono le feste notturne più sfrenate decidono che niente è loro proibito. Ambientata in uno sfrenato anno 2000, da oggi è disponibile su Netflix la serie svedese Barracuda Queens. L’opera cinematografica, costituita da sei episodi, ispirata a eventi reali, segue le vicende di un gruppo di giovani donne dell’alta borghesia di Stoccolma che si trasformano in ladre seriali. La regia della seconda stagione è affidata ad Amanda Adolfsson. La produzione è curata da Frida Asp e Fatima Varhos, in collaborazione con Netflix e Brauer&Co. La sceneggiatura è firmata da Camilla Ahlgren, Sofie Forsman e Tove Forsman.
La nuova annata di Barracuda Queens vede il ritorno di Lollo a Stoccolma dopo gli studi a Parigi. Le sue amiche - Klara, Frida, Mia e Amina - hanno cercato di condurre una vita normale, ma la noia e il desiderio di indipendenza le spingono a considerare nuove attività. Nonostante la promessa fatta a Margareta di non commettere più rapine, la tentazione di tornare all’azione è forte.
La stagione esplora le nuove dinamiche del gruppo, le sfide personali e le conseguenze delle loro azioni passate. Confermati interpreti e personaggi della serie nordica: Alva Bratt nel ruolo di Lollo Millkvist, Tindra Monsen è Klara Rapp, Sandra Zubovic alias Frida Rapp, Tea Stjärne nei panni di Mia Thorstensson e Sarah Gustafsson recita la parte di Amina Khalil.