Rai Storia
Onde di memoria Ricordo dell’esodo giuliano-dalmata
«Rotta 230°. Ritorno alla terra dei padri», che oggi Rai Cultura propone in prima visione alle 21.10 su Rai Storia, rilegge la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata. Un viaggio per ricostruire la memoria di quegli italiani che alla fine della Seconda guerra mondiale furono costretti a lasciare le proprie radici, abbandonando le coste adriatiche. Alcuni di questi hanno trovato accoglienza a Fertilia, in Sardegna, per iniziare una nuova vita. Da lì, dopo più di 70 anni, l’imbarcazione Klizia, insieme al suo equipaggio comandato dall’ottantaseienne Giulio Marongiu, riparte per un lungo viaggio, per riannodare le fila della storia, per fare ritorno alla terra dei padri. La «Rotta 230°» è indirizzata dal regista della pellicola, il sassarese Igor Biddau, con la produzione di Gianluca Vania Pirazzoli per Time Multimedia.
Il film - presentato in anteprima alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia - ripercorre in senso inverso la rotta solcata, nella primavera del 1948, da 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia che dopo aver dovuto abbandonare la terra in cui sono nati, dopo 20 giorni e 20 notti di navigazione lungo le coste della nostra penisola, hanno raggiunto Fertilia, una piccola città di fondazione incompiuta sorta vicino ad Alghero in Sardegna, facendo germogliare il seme di una nuova vita. Un incontro tra una città senza abitanti ed una comunità senza più una casa.
La prima visione di Rai Storia coincide con il settantesimo (26 ottobre ‘54) in cui Trieste tornò italiana. Grazie a questo viaggio, è possibile far conoscere un meraviglioso esempio di resilienza e di inclusione.