Netflix
Torna «Mr. Ripley» in una serie Tv con Andrew Scott
Nel 1999 Anthony Minghella (il regista de Il paziente inglese) dirigeva Matt Damon, Gwyneth Paltrow e Jude Law in un film che ancora oggi non smette di affascinare: Il talento di Mr. Ripley. Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, è Steven Zaillian a raccoglierne l’eredità per raccontare in 8 episodi in bianco e nero, da oggi su Netflix, l’inquietante vita di Tom Ripley.
Creatore, sceneggiatore e regista della serie «Ripley», Zaillian ha scritto film come Schindler’s List, Gangs of New York e The Irishman. Nei panni dell’iconico protagonista ci sarà Andrew Scott, che ha fatto intendere che Ripley non tralascerà alcuni dei temi queer presenti nel testo originale. Nel corso di un’intervista, l’attore reduce dal successo di Estranei ha dichiarato di non essere sicuro che Tom Ripley si sentirebbe a proprio agio in un bar gay. Ciononostante, Scott afferma di non credere che sia etero; è infatti un uomo strano, complesso, qualcosa di ulteriore rispetto a quello che viene mostrato. Accanto a lui star come il cantante Johnny Flynn nel ruolo di Dickie Greenleaf (il fascinoso ereditiere che Ripley raggira, interpretato in precedenza da Jude Law) e Dakota Fanning, nei panni della sua fidanzata Marge, interpretata da Gwyneth Paltrow nel film cult del 1999.
Con questa nuova serie, torna dagli anni Sessanta il diabolico truffatore di New York, assunto da un uomo facoltoso con l’obiettivo di recuperare Dickie, il figlio vagabondo scappato in Italia. Per Ripley inizia così un viaggio tumultuoso, ricco di colpi di scena, inganni e omicidi.