Rai 1
«Circeo», processo al delitto del ‘75 e lotte delle donne
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne, una forte valenza simbolica riveste la narrazione di Circeo, serie in tre puntate premiata ai Nastri D’argento 2023 come miglior docuserie, diretta da Andrea Molaioli e scritta da Flaminia Gressi, Lisa Nur Sultan e Viola Rispoli. Archiviata la prima puntata (disponibile su RaiPlay), secondo appuntamento stasera alle 21.30 su Raiuno (terza e ultima parte il 28 novembre). Nel cast, Greta Scarano, Ambrosia Caldarelli, Angelo Spagnoletti, Benedetta Cimatti, Guglielmo Poggi.
È il 29 settembre del 1975 quando, nel quartiere popolare della Montagnola a Roma, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, due adolescenti piene di vita e di sogni, si preparano a uscire con dei ragazzi della Roma «bene», da poco conosciuti. Non sanno che alcuni di loro hanno dei precedenti penali e non immaginano certo che quella gita presto diventerà un incubo. Le due ragazze vengono sequestrate, picchiate e violentate per ore in una villa al Circeo. E, alla fine, rinchiuse nel bagagliaio di una macchina perché credute morte. La mattina del 1° ottobre, in un’auto lasciata in viale Pola, a Roma, le due ragazze vengono ritrovate. Avvolte, nude, nelle coperte. Una è morta. L’altra è viva: Donatella. La notizia del delitto del Circeo scuote l’Italia. Il processo a Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira viene raccontato quotidianamente da tutti i giornali nazionali. Donne da ogni angolo d’Italia si presentano al Tribunale di Latina per sostenere Donatella e assicurarsi che gli assassini siano condannati all’ergastolo. Donatella diventa un simbolo del movimento femminista per cambiare la mentalità di un Paese in cui lo stupro non è considerato un crimine contro la persona, bensì un’offesa alla pubblica morale. La serie è prodotta da Cattleya con Rai Fiction, Paramount Television International Studio e Paramount+.