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«Nuovo Olimpo» di Özpetek una grande storia d’amore vissuta oltre il tempo e lo spazio

Gloria Indennitate

Ferzan Özpetek ancora una volta presente con una nuova produzione su Netflix. A poche settimane di distanza dai cortometraggi di Trilogia Istanbul, il regista italo-turco - molto legato alla Puglia, cittadino onorario di Lecce - torna sulla piattaforma con Nuovo Olimpo (2023), presentato in anteprima alla recente Festa del Cinema di Roma e disponibile già da qualche giorno sulla piattaforma. Nel cast, oltre ai protagonisti Damiano Gavino e Andrea Di Luigi, ci sono Luisa Ranieri, Greta Scarano, Aurora Giovinazzo, Alvise Rigo, Giancarlo Commare e Jasmine Trinca.

La pellicola parte da una storia vera - come sottolineato dallo stesso Özpetek, autore della sceneggiatura assieme a Gianni Romoli (anche produttore con Tilde Corsi) - per poi abbracciare temi universali. Una storia narrata con mano delicata del regista italo-turco a cui fanno da sponda una fotografia elegante dai toni soffusi e una colonna sonora meravigliosa. Da segnalare, tra gli altri, i brani Povero amore ed E se domani interpretati da Mina, che torna a collaborare con Özpetek dopo La dea fortuna e Le fate ignoranti - La serie.

Siamo a Roma, 1° novembre 1978. L’aspirante regista Enea conosce l’introverso Pietro, studente di medicina, al cinema Nuovo Olimpo, un luogo di incontri clandestini per omosessuali gestito da Titti. Tra i due scatta un’attrazione immediata e si incontrano al cinema. Enea offre a Pietro, inizialmente incerto, l’occasione di stare da soli in appartamento, dove fanno l’amore. Ma un evento inatteso li separa e i due giovani si inseguono per trent’anni animati dalla speranza di ritrovarsi, perché il loro amore è più forte del tempo e dello spazio.

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