Rete 4
«Tre uomini in fuga» nella Francia di Louis de Funès
Quarant’anni fa scompariva l’attore e comico francese Louis de Funès, all’anagrafe Louis Germain de Funès de Galarza. Esilarante, ironico, perfetto in ogni ruolo, talento assoluto anche nell’ambito del duo comico, vuoi fisso oppure occasionale accanto a grandi attori come Coluche, Bourvil, Yves Montand, Jean Gabin, Jean Marais (negli epici Fantomas) e il suo caro amico Totò (I tartassati e Totò, Eva e il pennello proibito). E oggi alle 16.30 su Rete 4 rivedremo Louis de Funès in uno dei film più divertenti della sua lunga carriera Tre uomini in fuga (La Grande vadrouille) (1966) per la regia di Gérard Oury. Qui, de Funès è in duo con Bourvil.
Siamo nell’estate del 1941, Seconda Guerra Mondiale, durante la missione Tea for Two in Francia. Un aereo inglese viene abbattuto dalla contraerea mentre sorvola Parigi occupata dai tedeschi. Gli uomini dell’equipaggio si lanciano col paracadute e tre di loro finiscono, il primo, sul tetto dell’Opéra mentre c’è un concerto, il secondo vicino al comando delle Ss, il terzo nel giardino zoologico. Aiutati rispettivamente dal direttore d’orchestra - Louis de Funès nei panni di Stanislas LeFort - da un imbianchino - Bourvil nel ruolo fi Augustin Bouvet - e da una giovane burattinaia, i tre aviatori intraprendono una rocambolesca fuga verso la costa, attraverso la Francia occupata. Nel mezzo, gag imperdibili.
Questo film fa parte di quel particolare filone cinematografico in grado di affrontare con garbo e col sorriso il difficile tema della guerra. Tre uomini in fuga oltre a essere selezionato per l’Oscar per il miglior film straniero, è la prima commedia ambientata nella Seconda Guerra Mondiale che fu distribuita nella Germania Ovest.
Grande doppiaggio nella pellicola con Stefano Sinibaldi che dà la voce a de Funès, mentre Bourvil è doppiato da Gigi Proietti