Incontri

Masini: «Il segreto della musica? Raccontarsi attraverso le canzoni»

Alessandro Salvatore

Il cantautore guida la giuria a caccia di talenti nel maxi-concorso «Giordano» di Foggia

FOGGIA - «Oggi l’arma segreta per affermarsi nella musica è la comunicazione. Chi sa raccontarsi attraverso una canzone, è capace di aprire il cuore della gente». Cinquantotto anni, una carriera cantautoriale sul ponte fra due secoli lungo 33 anni, in cui produce 23 album, vince due Festival di Sanremo (tra giovani e senior) e vende oltre sette milioni di dischi: Marco Masini, col fiuto di un cane da tartufo, va a caccia di talenti al 15esimo concorso nazionale musicale «Umberto Giordano».

Seduto sullo scranno più alto della giuria del palco del teatro di Foggia che in passato aveva ospitato altre star dello spettacolo - da Cheryl Porter a Irene Grandi - l’artista fiorentino scandaglia, ascoltandoli e prendendo appunti, i quarantanove finalisti del contest voice per emergenti, selezionati dal pugliese Marco Rosini. Capo giuria ed esaminatore si ritrovano all’incrocio del destino foggiano diciannove anni dopo il podio del Festival della Canzone italiana. In quella occasione Masini riaccende la luce di una carriera incupitasi, con la sua canzone vincente L’uomo volante attraverso cui esprime il desiderio di un padre di volere un figlio. Dietro di lui, al secondo posto, Rosini, con la ballata romantica Sei la vita mia.

La formazione giudicatrice della sezione «voce» del maxi concorso «Giordano» partito con 1500 domande di partecipazione (oltre alla voce, solisti strumentali, orchestra, cori e batteristi, dagli 8 ai 46 anni), è completata dal direttore artistico, il M° violinista foggiano Lorenzo Ciuffreda, e dall’anconetano Roberto Molinelli. Quest’ultimo, direttore d’orchestra dal valore della Russian Philarmonic, si fa notare per la sua vocazione avveniristica nell’arte, come cita l’esempio della genesi del progetto Extraliscio, al fianco di Elisabetta Sgarbi. «La sperimentazione in atto nella musica italiana - commenta Masini - denota il suo buono stato di salute. Rispetto ai miei anni Ottanta e Novanta, oggi l’approccio al mondo sonoro è facilitato dalla strumentazione elettronica. Ogni canzone, però, è figlia del proprio tempo. La sua scrittura è esente da filtri, per questo prediligo i brani inediti nei giovani che aspirano a diventare artisti».

E il rapporto del cantante di Disperato e Ci vorrebbe il mare col fenomeno social-tv dei talent qual è? «Oggi i mezzi comunicativi offrono un abbrivio per approdare alla carriera, rispetto ai miei tempi in cui le porte della tv erano difficili da aprire ed allora un cantante, per affermarsi, doveva vincere la durissima selezione discografica». Scovati i talenti del concorso «Giordano», infatti, sarà pronta per loro Spotify, la macchina da F1 della millenial music.

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