Netflix
«Ginny & Georgia» fra ex mariti e passati turbolenti
Wellsbury sembra una Westeria Lane in grande, in cui non succede nulla fino all’elemento scatenante, in questo caso l’arrivo di Georgia Miller
C’è un po’ di tutto in Ginny &Georgia (la seconda stagione uscita da poco è la più vista di Netflix), Pretty Woman, Gossip Girl, Una mamma per amica e anche Le casalinghe disperate. Wellsbury sembra una Westeria Lane in grande, in cui non succede nulla fino all’elemento scatenante, in questo caso l’arrivo di Georgia Miller.
Ben scritta, con dialoghi spiritosi, taglienti, recitata ancora meglio, non solo dalle protagoniste Brianne Howey e Antonia Gentry ma dall’insieme dei personaggi, alcuni meritano una menzione speciale: prime tra tutti Maxine (Sara Waisglass) e Bracia (Tameka Griffiths), il loro duetto MarriageIs a Dungeon per l’annuale rappresentazione teatrale di Wellington, omaggio dichiarato a Bridgerton, è già diventato virale. Il sindaco Paul Randolph (Scott Porter), il promesso sposo, è davvero il principe azzurro che ogni donna sogna: ironico, forte e con posizione finanziaria invidiabile.
La storia ha il pregio di avere più punti di vista, anche se basterebbe la vita avventurosa di Georgia (non a caso l’alias su IG è Vivien Leigh) a riempire gli spazi, tra ex mariti e un passato a dir poco turbolento, e quella della figlia Ginny, lacerata dai sentimenti contrastanti per Georgia e l’amore per il tenebroso vicino e compagno di scuola Marcus (Felix Mallard). In mezzo, tanta musica e musical che fanno il verso a Chicago, scenografie e coreografie curatissime fino all’ultimo dettaglio. Sullo sfondo il bullismo, il razzismo, l’autolesionismo: la realtà difficile degli adolescenti in questo mondo, raccontata senza cupezza. E Giorgia, meraviglia di attrice, con quell’accento del Sud sembra appena uscita da Via col vento.