Punti di vista
La storia continua nella grotta consacrata da San Michele Arcangelo
Lui è il guerriero con la spada sguainata, lo strenuo difensore della fede cristiana, una figura di fondamentale importanza in Puglia
È il guerriero con la spada sguainata, lo strenuo difensore della fede cristiana, il grande comandante delle milizie celesti. Umiltà e coraggio – virtù rare quando sono unite – si compendiano nella proverbiale forza per sconfiggere il drago. Lui, San Michele Arcangelo, riveste una fondamentale importanza per il nostro territorio. Il Santuario di Monte Sant’Angelo, infatti, ha una rilevanza speciale sia per la devozione che da sempre è legata a questo luogo nel corso dei secoli, sia perché si colloca su quell’ideale linea micaelica che taglia l’Europa passando per l’Inghilterra, la Francia, l’Italia e la Grecia.
La sacra grotta che noi tutti conosciamo, peraltro, ha il singolare onore di non essere stata consacrata da mano umana, ma dallo stesso San Michele. Da Mont Saint Michel in Normandia, dall’isola greca di Symi passando per la Cornovaglia e il St. Michael’s Mount, è grande il culto dell’Arcangelo che predilige cime dei monti e grotte, luoghi elevati e antri, per la sua devozione. Patrono della Polizia per la naturale assonanza tra il Santo e la quotidiana lotta al servizio dei cittadini, oggi San Michele dovrà guardare con occhio particolarmente indulgente i suoi numerosi fedeli. Il Gargano, il Tavoliere, il Subappennino; per estensione tutti i luoghi di questo territorio che continua a dibattersi in problemi di varia natura e che sembrano sempre al di là di una soluzione definitiva. Il maltempo che funesta proprio le aree garganiche, mettendo in ginocchio colture di ogni tipo; la profonda piaga della mafia e l’estensione criminale; una donna onesta e grande lavoratrice, Franca Marasco, che se n’è andata mentre era nel luogo in cui tutti dovremmo essere tranquilli, sul lavoro.
Nella convinzione che tutto ciò che è di quaggiù interessa lassù, confidiamo nella potente milizia, provando, però, a non lasciare tutto nelle mani, benché onnipotenti, del Santo. E del resto una prova tangibile di quel bisogno, stavolta laico, di protezione, arriva proprio da un’area garganica. A Cagnano, sotto lo sguardo vigile e grato del Presidente della Repubblica, si è tenuta un’esercitazione militare dell’Esercito. Nel rimarcarne le antiche origini, i Fanti del Mare del 1200 a Venezia, ci pare di ravvisare un sottile punto di aggancio dato appunto dal senso di protezione, laico o cristiano che sia, che tutti noi, in qualsiasi area della nostra vita, vorremmo sentire.