Punti di vista
Se il viaggio di nozze non è un viaggio come gli altri
Oggi come ieri una scoperta continua
Ben ritrovati e buon inizio. Vi scrivo da una panchina in attesa di un volo che mi porti in Sud America, proprio dove questa nostra rubrica è cominciata, poco meno di un anno fa. Quando gli eventi hanno simmetria, come in questo caso, ci appaiono giusti, più giusti degli altri che se ne restano inclinati e dispari a far meno clamore. Questa volta però si tratta del mio viaggio di nozze. Lo zaino è lo stesso degli altri viaggi, il compagno pure, stessa crema solare, stessa sciarpa, stesso spray contro le zanzare, stessa disorganizzazione.
Ma l’avventura si carica di epica per il solo fatto di esser luna di miele, che già nel nome porta dolcezza e assenza di gravità. I miei genitori passarono la loro prima notte di nozze in treno, diretti verso Mantova. Si faceva così all’epoca, no? Si viaggiava in Italia e spesso in treno, si contavano i soldi ricevuti in dono per pagare in contanti gli alberghi e tante volte si andavano a trovare parenti lontani, si entrava nelle case degli altri in un momento che invece pensiamo essere estremamente privato.
Poi il viaggio di nozze è diventato parte dell’industria anche lui, fatto di crociere, di petali rossi sulle lenzuola, di sabbie bianche in angoli del mondo che “andiamoci adesso perché poi non lo faremo più”. Ma che sia una notte a Capri o una settimana ai Caraibi il senso di fondo è che nel viaggio si comprende la filosofia che abita un’altra persona.
Non i difetti, per carità, quelli vengono fuori nella quotidianità e forse non basta una vita intera per capirsi davvero, ma la filosofia secondo me sì. Il modo in cui si reagisce a un imprevisto, lo stupore con cui si guarda un paesaggio nuovo per la prima volta, la voglia di assaggiare un cibo intentato, le ore di anticipo in cui si va in aeroporto. Il modo in cui condividiamo con gli altri un sentiero. Ed è certo che dopo un evento grande occorra festeggiare con una partenza, con una porzione di tempo che segni uno stacco, come un numero che cambia sul calendario.
Buon viaggio.