Incesto, padre in manette a Molfetta la figlia: «Mi violentava da un anno»
BARI - Abusava sessualmente della figlia, utilizzando pesanti vessazioni, minacce, percosse e ricatti. L'uomo è stato arrestato stamane in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani. Gli abusi sarebbero durati quasi un anno.
La storia è venuta alla luce dopo un’indagine dei carabinieri di Molfetta (Bari) in seguito alla decisione della vittima di confidarsi con una sua parente.
Il presunto violentatore ha 34 anni, la figlia appena 14. Il padre – ritengono di aver accertato gli investigatori – per obbligare la figlia a sottostare alle sue voglie, l’ha ridotta in stato di totale soggezione, minacciandola, picchiandola e ricattandola. Sarebbe stato anche accertato che le avrebbe vietato di uscire di casa, di usare il motorino e, infine, le ha negato la paghetta.
Dopo circa un anno, quando le richieste del padre si sono fatte più pressanti e violente, la ragazzina si è confidata con una sua parente, e poi ad un ufficiale donna dei carabinieri e ad una psicologa che l’hanno aiutata a denunciare il genitore al sostituto procuratore di Trani Mirella Conticelli. Quest’ultima ha richiesto ed ottenuto dal gip Roberto Oliveri del Castillo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo con l’accusa di violenza sessuale, minacce, maltrattamenti e lesioni personali.
La storia è venuta alla luce dopo un’indagine dei carabinieri di Molfetta (Bari) in seguito alla decisione della vittima di confidarsi con una sua parente.
Il presunto violentatore ha 34 anni, la figlia appena 14. Il padre – ritengono di aver accertato gli investigatori – per obbligare la figlia a sottostare alle sue voglie, l’ha ridotta in stato di totale soggezione, minacciandola, picchiandola e ricattandola. Sarebbe stato anche accertato che le avrebbe vietato di uscire di casa, di usare il motorino e, infine, le ha negato la paghetta.
Dopo circa un anno, quando le richieste del padre si sono fatte più pressanti e violente, la ragazzina si è confidata con una sua parente, e poi ad un ufficiale donna dei carabinieri e ad una psicologa che l’hanno aiutata a denunciare il genitore al sostituto procuratore di Trani Mirella Conticelli. Quest’ultima ha richiesto ed ottenuto dal gip Roberto Oliveri del Castillo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo con l’accusa di violenza sessuale, minacce, maltrattamenti e lesioni personali.