UGENTO (Lecce) - Dopo il coltello che non è escluso sia stato utilizzato per uccidere, domenica scorsa in via Nizza a Ugento, il consigliere provinciale e comunale dell'Italia dei valori Peppino Basile, 61 anni, è stata trovata anche una camicia, verosimilmente quella dell'assassino. Il coltello, a lama liscia, di 10 centimetri per due, era pulito. La camicia, sicuramente da uomo, è sporca di sangue ed è strappata all'altezza del taschino. L'autopsia aveva in qualche modo accertato, che Basile si era difeso: aveva infatti una ferita ad una mano e all'ascella. Non è per questo escluso, che lo strappo lo abbia prodotto proprio lui, così come gli schizzi di sangue partiti dal suo corpo, l'hanno poi imbrattata. La camicia è stata ritrovata da tre componenti il neonato Comitato di compagni di partito e semplici cittadini che intendono continuare l'opera di Basile ed è stata consegnata al poliziotti del Comissariato di Taurisano (Lecce). Si trovava sul ciglio della strada che collega Ugento alla marina di Salve, a un chilometro dal luogo del delitto e a 800 metri dalla campagna dove un finanziere, giunto per lavorare nel suo piccolo appezzamento, aveva trovato il coltello, a serramanico e con l'impugnatura in madreperla. Coltello e camicia verranno inviati all'inizio della settimana al Ris di Roma, il Reparto investigazioni scientifiche.