Il sogno: vedere la tv a Minervino Murge
di MICHELE MELACARNE *
Il Comitato «Per rivedere la tv a Minervino Murge», sorto all’indomani del verificarsi nel nostro territorio del disservizio riguardante la cattiva trasmissione dei canali televisivi, con particolare riferimento alle reti Rai, a seguito del passaggio dal sistema analogico al sistema del digitale terrestre, comunica suo malgrado che purtroppo l’iniziativa giudiziaria in sede penale, a suo tempo sostenuta dallo stesso comitato, e pendente d’innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, si è purtroppo conclusa, almeno al momento, con l’ordinanza di archiviazione del procedimento penale in questione.
Nel criticare, oltre che contestare aspramente, un siffatto provvedimento, a parere del Comitato, assurdo e paradossale, perché assunto fuori dal diritto ed in quanto tale, unicamente, idoneo ad avallare la compressione di alcuni dei diritti fondamentali dei cittadini minervinesi che, a questo punto vengono considerati, anche dalla magistratura figli di un dio minore, si evidenzia che, in questa battaglia di civiltà, il “Comitato per rivedere la tv a Minervino” è stato completamente abbandonato dalle Istituzioni, “in primis” il Sindaco insieme con l’Amministrazione Comunale operante a Minervino. Infatti, qualora il Sindaco Superbo – unitamente alla sua Amministrazione - avesse sostenuto apertamente la battaglia in questione, presenziando a tutte le manifestazioni che lo scrivente Comitato aveva all’uopo organizzato, con particolare riferimento alla manifestazione organizzata in Tribunale a Trani il 3 luglio dell’anno scorso, probabilmente si sarebbe giunti ad un esito diverso.
Il Giudice infatti, qualora, avesse rilevato la presenza del primo cittadino di Minervino Murge in aula, a fianco del Comitato, nel corso dell’ udienza che si svolse nel luglio dell’anno scorso, avrebbe certamente compreso che il problema della cattiva trasmissione dei canali televisivi, non riguardava, unicamente, un cittadino, bensì, un’intera comunità cittadina. Ed’ oggi, probabilmente, staremmo festeggiando una vittoria (che poi non è altro che un semplice diritto di ogni cittadino gravato dal pagamento del relativo canone annuale Rai), frutto di un impegno collettivo profuso da parte di tutti, ivi compreso Sindaco ed’ Amministrazione.
Ma così non è stato. Non solo, purtroppo, lo scrivente Comitato deve rilevare anche un altro aspetto, di certo non meno importante, costituito dalla circostanza che la Rai Radiotelevisione italiana s.p.a. con nota (Protocollo RAI Spa—Direzione Affari Legali e Societari, ALS / CONT / 0021844, datata Roma 7 Dic. 2012), pervenuta al Sindaco di Minervino M. il 17 / 12 / 2012, Prot. 13481. ----Nota raccomandata indirizzata a “….Cittadini di Minervino Murge, presso Palazzo Municipale del Comune di Minervino Murge (BT)----P.zza Aldo Moro 6 --- Racc. A/R….”, nell’ammettere, seppure implicitamente, che nel nostro territorio si sono verificati seri problemi di ricezione dei canali televisivi, scarica la responsabilità della risoluzione del problema sull’Amministrazione Comunale. Infatti, nella predetta nota, la RAI afferma, letteralmente, che “il caso in esame rientra nella competenza dell’Amministrazione Comunale suddetta, che dispone dei poteri, e dei mezzi, atti alla soluzione della problematica inerente la ricezione del segnale, attraverso la realizzazione di un ripetitore locale, previa individuazione di un sito idoneo, mediante lo stanziamento di risorse finanziarie adeguate….”.
A questo punto, delle due l’una. O la Rai ha ragione e, quindi la responsabilità dei problemi riguardanti la ricezione dei canali televisivi è addebitabile all’Amministrazione Comunale di Minervino; che a dire della stessa Rai avrebbe poteri, mezzi e risorse finanziarie per risolvere il problema. Oppure la Rai, a tutt’oggi, omette in maniera clamorosa una propria responsabilità, scaricandola sull’ Amministrazione Comunale di Minervino che a questo punto dovrebbe intraprendere un’iniziativa politica o giudiziaria diretta a smentire quanto affermato dalla succitata Rai. In entrambi i casi l’Amministrazione Comunale di Minervino Murge è rimasta colpevolmente inerte, così danneggiando la predetta Comunità da essa rappresentata. Alla luce delle motivazioni innanzi descritte ed ampiamente documentate il sottoscritto Comitato formalmente diffida il Sindaco di Minervino Murge ad intraprendere, anche se tardivamente, le doverose iniziative di competenza del suo Ufficio, a tutela della Cittadinanza Minervinese, nei confronti della Rai. Nel contempo, il sottoscritto Comitato offre la propria ampia disponibilità a collaborare ed a supportare la suddetta Amministrazione Comunale.
[* Comitato «Per rivedere la tv a Minervino Murge»]
Il Comitato «Per rivedere la tv a Minervino Murge», sorto all’indomani del verificarsi nel nostro territorio del disservizio riguardante la cattiva trasmissione dei canali televisivi, con particolare riferimento alle reti Rai, a seguito del passaggio dal sistema analogico al sistema del digitale terrestre, comunica suo malgrado che purtroppo l’iniziativa giudiziaria in sede penale, a suo tempo sostenuta dallo stesso comitato, e pendente d’innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, si è purtroppo conclusa, almeno al momento, con l’ordinanza di archiviazione del procedimento penale in questione.
Nel criticare, oltre che contestare aspramente, un siffatto provvedimento, a parere del Comitato, assurdo e paradossale, perché assunto fuori dal diritto ed in quanto tale, unicamente, idoneo ad avallare la compressione di alcuni dei diritti fondamentali dei cittadini minervinesi che, a questo punto vengono considerati, anche dalla magistratura figli di un dio minore, si evidenzia che, in questa battaglia di civiltà, il “Comitato per rivedere la tv a Minervino” è stato completamente abbandonato dalle Istituzioni, “in primis” il Sindaco insieme con l’Amministrazione Comunale operante a Minervino. Infatti, qualora il Sindaco Superbo – unitamente alla sua Amministrazione - avesse sostenuto apertamente la battaglia in questione, presenziando a tutte le manifestazioni che lo scrivente Comitato aveva all’uopo organizzato, con particolare riferimento alla manifestazione organizzata in Tribunale a Trani il 3 luglio dell’anno scorso, probabilmente si sarebbe giunti ad un esito diverso.
Il Giudice infatti, qualora, avesse rilevato la presenza del primo cittadino di Minervino Murge in aula, a fianco del Comitato, nel corso dell’ udienza che si svolse nel luglio dell’anno scorso, avrebbe certamente compreso che il problema della cattiva trasmissione dei canali televisivi, non riguardava, unicamente, un cittadino, bensì, un’intera comunità cittadina. Ed’ oggi, probabilmente, staremmo festeggiando una vittoria (che poi non è altro che un semplice diritto di ogni cittadino gravato dal pagamento del relativo canone annuale Rai), frutto di un impegno collettivo profuso da parte di tutti, ivi compreso Sindaco ed’ Amministrazione.
Ma così non è stato. Non solo, purtroppo, lo scrivente Comitato deve rilevare anche un altro aspetto, di certo non meno importante, costituito dalla circostanza che la Rai Radiotelevisione italiana s.p.a. con nota (Protocollo RAI Spa—Direzione Affari Legali e Societari, ALS / CONT / 0021844, datata Roma 7 Dic. 2012), pervenuta al Sindaco di Minervino M. il 17 / 12 / 2012, Prot. 13481. ----Nota raccomandata indirizzata a “….Cittadini di Minervino Murge, presso Palazzo Municipale del Comune di Minervino Murge (BT)----P.zza Aldo Moro 6 --- Racc. A/R….”, nell’ammettere, seppure implicitamente, che nel nostro territorio si sono verificati seri problemi di ricezione dei canali televisivi, scarica la responsabilità della risoluzione del problema sull’Amministrazione Comunale. Infatti, nella predetta nota, la RAI afferma, letteralmente, che “il caso in esame rientra nella competenza dell’Amministrazione Comunale suddetta, che dispone dei poteri, e dei mezzi, atti alla soluzione della problematica inerente la ricezione del segnale, attraverso la realizzazione di un ripetitore locale, previa individuazione di un sito idoneo, mediante lo stanziamento di risorse finanziarie adeguate….”.
A questo punto, delle due l’una. O la Rai ha ragione e, quindi la responsabilità dei problemi riguardanti la ricezione dei canali televisivi è addebitabile all’Amministrazione Comunale di Minervino; che a dire della stessa Rai avrebbe poteri, mezzi e risorse finanziarie per risolvere il problema. Oppure la Rai, a tutt’oggi, omette in maniera clamorosa una propria responsabilità, scaricandola sull’ Amministrazione Comunale di Minervino che a questo punto dovrebbe intraprendere un’iniziativa politica o giudiziaria diretta a smentire quanto affermato dalla succitata Rai. In entrambi i casi l’Amministrazione Comunale di Minervino Murge è rimasta colpevolmente inerte, così danneggiando la predetta Comunità da essa rappresentata. Alla luce delle motivazioni innanzi descritte ed ampiamente documentate il sottoscritto Comitato formalmente diffida il Sindaco di Minervino Murge ad intraprendere, anche se tardivamente, le doverose iniziative di competenza del suo Ufficio, a tutela della Cittadinanza Minervinese, nei confronti della Rai. Nel contempo, il sottoscritto Comitato offre la propria ampia disponibilità a collaborare ed a supportare la suddetta Amministrazione Comunale.
[* Comitato «Per rivedere la tv a Minervino Murge»]