Trans accusa Dramè calciatore del Lecce «Colpita con calci e pugni»
di Linda Cappello
LECCE - «Il ragazzo era incapucciato, in un primo momento si era avvicinato anche a me...ma poi ha capito che ero una trans». Non nasconde un certo livore la transessuale leccese di 45 anni che nella notte fra domenica e lunedì ha inseguito e bloccato il calciatore del Lecce Ouseman Dramè, accusato di aver rubato la borsa ad una prostituta nigeriana, e denunciato.
La trans, che preferisce restare nell’anonimato anche se il suo nome ricorre di frequente nelle cronache giudiziarie, non riesce a trattenere lo stupore e lo sdegno per quanto accaduto: «Un calciatore che ruba ad una prostituta... roba da pazzi..».
Dunque lei non l’aveva mai visto, né sospettava che fosse un giocatore del Lecce?
«Assolutamente no, non l’avrei mai immaginato. Ero convinta fosse un ragazzetto da niente, come tanti altri».
Dunque, lei cosa ricorda dell’altra notte? Cosa ha visto?
«Mi ricordo precisamente di aver visto lui, con indosso un berretto che gli copriva il volto... Ma quando si è accorto che ero un trans si è allontanato».
E poi?
«Poi ho visto che lui e la mia amica si sono appartati dietro il distributore di benzina. Dopo un po’ ho sentito la ragazza ulare il mio nome e chiedermi aiuto, ed ho visto lui fuggire in sella alla sua bicicletta».La notizia completa sull'edizione della Gazzetta in edicola o scaricabile qui
LECCE - «Il ragazzo era incapucciato, in un primo momento si era avvicinato anche a me...ma poi ha capito che ero una trans». Non nasconde un certo livore la transessuale leccese di 45 anni che nella notte fra domenica e lunedì ha inseguito e bloccato il calciatore del Lecce Ouseman Dramè, accusato di aver rubato la borsa ad una prostituta nigeriana, e denunciato.
La trans, che preferisce restare nell’anonimato anche se il suo nome ricorre di frequente nelle cronache giudiziarie, non riesce a trattenere lo stupore e lo sdegno per quanto accaduto: «Un calciatore che ruba ad una prostituta... roba da pazzi..».
Dunque lei non l’aveva mai visto, né sospettava che fosse un giocatore del Lecce?
«Assolutamente no, non l’avrei mai immaginato. Ero convinta fosse un ragazzetto da niente, come tanti altri».
Dunque, lei cosa ricorda dell’altra notte? Cosa ha visto?
«Mi ricordo precisamente di aver visto lui, con indosso un berretto che gli copriva il volto... Ma quando si è accorto che ero un trans si è allontanato».
E poi?
«Poi ho visto che lui e la mia amica si sono appartati dietro il distributore di benzina. Dopo un po’ ho sentito la ragazza ulare il mio nome e chiedermi aiuto, ed ho visto lui fuggire in sella alla sua bicicletta».La notizia completa sull'edizione della Gazzetta in edicola o scaricabile qui