Dilaga la povertà famiglia di Andria vive in una roulotte
di MICHELE PALUMBO
ANDRIA - Una famiglia ridotta a vivere in una roulotte. La povertà non fa sconti e (anche) ad Andria i segnali sono sempre più allarmanti, deprimenti. Il caso della famiglia, genitori ed un figlio, costretti a lasciare la casa in affitto per poi vivere in una roulotte, è stato segnalato dall’associaizone “Io ci sono!”. I responsabili dell’associa - zione hanno commentato con amarezza: «Esiste una realtà molto lontana dal Palazzo. Una realtà scomoda che in pochi riescono a guardare in faccia, ma che dilaga come un fiume in piena, come un vortice irrefrenabile, come una valanga velocissima che sta portando con sé intere famiglie, intere generazioni in una società sempre più predisposta all’egoismo e all’individualismo».
“Io ci sono!” ha segnalato la brutta storia: «Ad Andria, a pochi metri da scuole ed edifici, una famiglia composta da due genitori ed un ragazzo ha dovuto abbandonare l’abitazione in affitto e ridursi a vivere in una roulotte; tra quattro lame di metallo in pochissimi metri quadrati a far trascorre un tempo che sembra essere infinito, maledettamente e irrimediabilmente infinito». Si tratta, evidentemente, di una realtà triste, molto triste, ma anche ricca di dignità e di un desiderio di cambiare. I responsabili di “Io ci sono!” hanno commentato in modo amaro la vicenda: «Abbiamo ascoltato, riflettuto, tentato di capire, ma ci sono cose che difficilmente si possono capire. Abbiamo però capito che quella che segnaliamo non è, addirittura, la situazione più drammatica che si vive ad Andria, ma crediamo che di queste cose bisogna parlarne, prima che si arrivi all’irreparabile dramma, quando non restano che le frasi di circostanza e le inutili e ridicole iniezioni di coraggio e pacche sulle spalle».
LA POVERTA’ E LA MENSA - La situazione segnalata da “Io ci sono!” rilancia per intero la questione delle difficoltà economiche, dei disagi sociali, della vera e propria povertà che stanno avanzando sempre più ad Andria. E a tal proposito, come conferma, risultano essere ancora più attuali i dati diffusi dalla Mensa della Carità della Casa di Accoglienza ‘S. Maria Goretti’, in riferimento a quanto accaduto nel 2011. Dati attuali e drammatici, che val la pena ripetere.
La Mensa della Carità della casa di accoglienza «S. Maria Goretti», infatti, nel 2011 (tra è posto parentesi il dato riferito all’anno precedente, il 2010) ha offerto in totale 176.119 pasti caldi, anche a domicilio (114.127). Questo significa che sono stati distribuiti ad Andria, nella mensa di via Quarti e a domicilio, più di 482 pasti al giorno. Il dettaglio: colazione per immigrati e residenti: 16.916 (14.735); pranzo solo per residenti: 17.592 (2.106); pasto caldo a domicilio solo per i residenti e le famiglie: 88.475 (60.942); cena per immigrati e residenti: 44.136 (36.344).
Il dato numerico più significativo emerge chiaramente: è quello che si riferisce al pranzo per gli andriesi poveri: si è passati in un anno da poco più di duemila a oltre 17mila. L’abbiamo già fatto notare, lo ribadiamo ancora: la povertà sta colpendo sempre più gli andriesi.
ANDRIA - Una famiglia ridotta a vivere in una roulotte. La povertà non fa sconti e (anche) ad Andria i segnali sono sempre più allarmanti, deprimenti. Il caso della famiglia, genitori ed un figlio, costretti a lasciare la casa in affitto per poi vivere in una roulotte, è stato segnalato dall’associaizone “Io ci sono!”. I responsabili dell’associa - zione hanno commentato con amarezza: «Esiste una realtà molto lontana dal Palazzo. Una realtà scomoda che in pochi riescono a guardare in faccia, ma che dilaga come un fiume in piena, come un vortice irrefrenabile, come una valanga velocissima che sta portando con sé intere famiglie, intere generazioni in una società sempre più predisposta all’egoismo e all’individualismo».
“Io ci sono!” ha segnalato la brutta storia: «Ad Andria, a pochi metri da scuole ed edifici, una famiglia composta da due genitori ed un ragazzo ha dovuto abbandonare l’abitazione in affitto e ridursi a vivere in una roulotte; tra quattro lame di metallo in pochissimi metri quadrati a far trascorre un tempo che sembra essere infinito, maledettamente e irrimediabilmente infinito». Si tratta, evidentemente, di una realtà triste, molto triste, ma anche ricca di dignità e di un desiderio di cambiare. I responsabili di “Io ci sono!” hanno commentato in modo amaro la vicenda: «Abbiamo ascoltato, riflettuto, tentato di capire, ma ci sono cose che difficilmente si possono capire. Abbiamo però capito che quella che segnaliamo non è, addirittura, la situazione più drammatica che si vive ad Andria, ma crediamo che di queste cose bisogna parlarne, prima che si arrivi all’irreparabile dramma, quando non restano che le frasi di circostanza e le inutili e ridicole iniezioni di coraggio e pacche sulle spalle».
LA POVERTA’ E LA MENSA - La situazione segnalata da “Io ci sono!” rilancia per intero la questione delle difficoltà economiche, dei disagi sociali, della vera e propria povertà che stanno avanzando sempre più ad Andria. E a tal proposito, come conferma, risultano essere ancora più attuali i dati diffusi dalla Mensa della Carità della Casa di Accoglienza ‘S. Maria Goretti’, in riferimento a quanto accaduto nel 2011. Dati attuali e drammatici, che val la pena ripetere.
La Mensa della Carità della casa di accoglienza «S. Maria Goretti», infatti, nel 2011 (tra è posto parentesi il dato riferito all’anno precedente, il 2010) ha offerto in totale 176.119 pasti caldi, anche a domicilio (114.127). Questo significa che sono stati distribuiti ad Andria, nella mensa di via Quarti e a domicilio, più di 482 pasti al giorno. Il dettaglio: colazione per immigrati e residenti: 16.916 (14.735); pranzo solo per residenti: 17.592 (2.106); pasto caldo a domicilio solo per i residenti e le famiglie: 88.475 (60.942); cena per immigrati e residenti: 44.136 (36.344).
Il dato numerico più significativo emerge chiaramente: è quello che si riferisce al pranzo per gli andriesi poveri: si è passati in un anno da poco più di duemila a oltre 17mila. L’abbiamo già fatto notare, lo ribadiamo ancora: la povertà sta colpendo sempre più gli andriesi.