«Ho ucciso papà perché picchiava mamma per mio fratello trans»

FOGGIA – I guai giudiziari del figlio più giovane Leonardo, 21 anni, transessuale conosciuto con il nome di Jennifer: sarebbe stato questo il motivo del violento litigio famigliare a Foggia tra Simone Venuti, 51 anni, e sua moglie che ieri ha spinto  l’altro figlio della coppia, Giuseppe, di 27 anni, guardia giurata, a sparare e uccidere il padre quando l'uomo ha cominciato a picchiare la consorte (pare a bastonate e causandole ferite anche al volto).

Giuseppe Venuti, che si è in pratica consegnato in strada ai carabinieri dopo aver commesso il delitto dicendo ai militari 'Andate in casa, ho sparato a mio padre', è stato interrogato per tutta la notte dal pm della Procura di Foggia Lidia Giorgio. Il giovane è ora in carcere, con l’accusa di omicidio aggravato.

Otto i bossoli recuperati nell’abitazione dai carabinieri, tanti quanti i colpi sparati con una pistola semiautomatica calibro 9 di fabbricazione cinese. Nell’abitazione i carabinieri hanno trovato anche cinque fucili, due carabine e altre due pistole con munizioni, armi tutte regolarmente detenute.

Leonardo Venuti è in carcere da quattro mesi, accusato con un altro trans di aver rapinato clienti dopo averli fatti addormentare con farmaci. I fatti erano accaduti a Trani, ma ieri la polizia di Foggia ha notificato al giovane un’ordinanza di custodia cautelare per un episodio analogo. Venutone a conoscenza, ieri Simone Venuti ha detto alla moglie di non volerne sapere più del figlio, nè di spendere soldi per l'assistenza legale.

La donna avrebbe insistito per continuare ad aiutarlo e l’uomo avrebbe cominciato a picchiarla con un bastone metallico, procurandole anche una lesione ad un occhio (prognosi di 30 giorni). A quel punto il figlio Giuseppe, non riuscendo a fermare il padre, ha impugnato la pistola da guardia giurata ed ha fatto fuoco, uccidendo il genitore.

(Foto: il luogo della tragedia familiare)
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