Diario Sarah, Sabrina lo aveva da giorni Misseri ora vacilla su accuse a figlia


ORE 13:10 - LEGALE, SABRINA E' SCONFORTATA, STA MALE
 “Sabrina è sconfortata, non riesce a comprendere perchè il padre l’ha accusata di aver partecipato all’omicidio e spera di tornare presto libera”. Lo ha detto l’avvocato Vito Russo, uno dei difensori di Sabrina Misseri, la ragazza di 22 anni accusata con il padre Michele dell’omicidio di Sara Scazzi. 

“Sabrina sta male e cerco in ogni modo di sostenerla e anche di farla sorridere. L’ho incontrata questa mattina – aggiunge l'avvocato Russo – per avvisarla che stiamo preparando il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare”.
L'avvocato Emilia Velletri, l’altro legale di Sabrina Misseri, fa sapere di aver preparato “sia il ricorso al Tribunale del riesame che quello per Cassazione”. 

“Decideremo domani – precisa – quale tipo di impugnativa presentare. Stiamo valutando ancora gli atti nel loro complesso”.

ORE 13:21 - AVV.RUSSO,NON SO DI DICHIARAZIONI DI VALENTINA MISSERI
“Valentina Misseri ha detto a un giornalista che il padre le ha confidato novità clamorose e ora vuole parlare con gli inquirenti? Non ne so nulla”. Lo sottolinea l’avv. Vito Russo, difensore di Sabrina Misseri, che oggi ha accompagnato Valentina Misseri in tribunale per fare copia di alcuni atti dell’inchiesta. 

Sull'ipotesi che la stessa Valentina Misseri stia facendo pressioni sul padre Michele, che ha incontrato due volte in carcere, per fare revocare il mandato al difensore d’ufficio Daniele Galoppa per sostituirlo con un avvocato di fiducia, Russo dice che “si sta montando un caso che non esiste. Valentina è andata a trovare il padre in carcere per portargli degli indumenti e aiutarlo a compilare un modulo per la richiesta di effetti personali”. 

Russo ha poi precisato di essere stato convocato per questo pomeriggio, insieme con la moglie Emilia Velletri, dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati “solo per fornire dei chiarimenti e non per provvedimenti disciplinari nei loro confronti”.

ORE 16:18 - SABRINA NASCOSE PER ALCUNI GIORNI DIARIO CUGINA 
Sabrina Misseri trovò in casa della cugina Sarah, scomparsa poche ore prima, un suo diario, ma non lo consegnò subito agli investigatori, conservandolo per alcuni giorni prima di darlo ai carabinieri della Stazione di Avetrana. La circostanza emerge indirettamente da interrogatori di 'persone informate sui fatti' sentite dai carabinieri nel corso delle indagini.

ORE 16:20 - MAMMA CONCETTA IN PROCURA A COLLOQUIO CON MAGISTRATI
Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah Scazzi, è entrata nel pomeriggio negli uffici della procura di Taranto, al terzo piano del Palazzo di giustizia, per un colloquio con i magistrati.
Non si conoscono i motivi per i quali gli inquirenti hanno deciso di parlare con la madre della quindicenne, scomparsa e uccisa il 26 agosto scorso ad Avetrana e il cui cadavere è stato trovato il 7 ottobre in un pozzo.
Negli ultimi giorni la mamma di Sarah, nel corso di interviste, ha ribadito la convinzione che la nipote Sabrina Misseri stia mentendo e che continuerà a mentire. Sabrina è in carcere con l’accusa di sequestro di persona e concorso nell’omicidio di Sarah che sarebbe stata strangolata dal papà di Sabrina, Michele Misseri, anche lui detenuto.

ORE 17 - AGCOM, STOP A SPETTACOLARIZZAZIONE CASO IN TV
Basta con la spettacolarizzazione tv della vicenda di Sarah Scazzi: è il senso del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, che ha deciso oggi di inviare una segnalazione sul caso al Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni televisive. 

“Lo spazio che gli organi di informazione hanno dedicato al delitto di Avetrana – sottolinea tra l’altro l’Agcom in una nota - ha suscitato polemiche che impongono una seria riflessione sulla trasposizione mediatica dei fatti tragici e delittuosi, sulla diffusione di indiscrezioni e illazioni che pongono sotto nuovi aspetti il problema della tutela della dignità umana e della protezione dei minori”.

ORE 18.41 – MADRE SARAH LASCIA PALAZZO GIUSTIZIA TARANTO 
La mamma di Sarah Scazzi, Concetta Serrano Spagnolo, ha lasciato il Palazzo di giustizia per far rieNtro a casa ad Avetrana. La donna è uscita accompagnata da un agente di polizia giudiziaria, evitando telecamere e cronisti. E' probabile che gli inquirenti abbiano voluto ascoltarla per ricostruire ancora una volta la giornata del 26 agosto in cui la figlia Sarah uscì di casa per recarsi al mare con la cugina Sabrina Misseri, senza fare più ritorno.

ORE 19.54 - SMS VALENTINA: MAI FATTE PAGARE DA GIORNALISTI 
«Noi non ci siamo mai fatte pagare da nessun giornalista». Lo ha ha scritto Valentina Misseri in un sms inviato a Giacinto Pinto della Vita in diretta su Raiuno che ne ha dato notizia. 

«Per quanto riguarda invece il colloquio avuto con mio padre - aggiunge Valentina facendo riferimento ai due incontri tenutisi nel carcere di Taranto – vorrei dire che non ho fatto nessuna pressione. In vita mia non ho mai fatto pressione su nessuno».

ORE 20.47 - ORDINE GIORNALISTI PUGLIA CONVOCA RIUNIONE STRAORDINARIA 
L’Ordine dei giornalisti della Puglia ha convocato per il 3 novembre prossimo una riunione straordinaria del Consiglio regionale per discutere quanto sta avvenendo nel mondo dell’informazione attorno alla vicenda di Sarah Scazzi e valutare se vi siano state violazioni disciplinari. 

"Nel corso di questi mesi -scrive la presidente Paola Laforgia- l’attenzione mediatica sulla vicenda è stata altissima e, a fianco alla cronoca che quotidianamente decine di colleghi hanno fatto con correttezza e impegno, si è sviluppata e ha preso sempre più piede una informazione che è stata alimentata e ha alimentato a sua volta forme di curiosità morbosa con la pubblicazione di notizie, interviste e atti di inchiesta, anche segreti, che hanno sforato il perimetro del corretto esercizio del diritto-dovere di cronaca". 

La presidente Laforgia sottolinea anche che "attorno a questo evento, inoltre, si starebbe sviluppando un mercato sotterraneo e inquietante di foto, video, documenti e persino interviste a pagamento. Se queste distorsioni -continua- dovessero essere confermate sarebbero molti gli attori coinvolti a doversi interrogare su come la cronaca di un dramma possa essere diventato uno spettacolo sfrenato, svincolato dai principi etici e deontologici dei professionisti che se ne sono occcupati. Il limite di una corretta informazione pare essersi spinto oltre e questo sta anche provocando l’indignazione di molti cittadini e di parte del mondo dell’informazione che ha portato all’intervento del garante della privacy". 

Il Consgilio regionale dell’Ordine "intende discuere all’interno della categoria di quanto sta avvenendo nella consapevolezza che la vastità del fenomeno va ben oltre i confini regionali. Valuterà eventuali azioni disciplinari ma soprattutto intende richiamare tutti i colleghi a riprendere in mano il destino della nostra professione e autoimporsi una frenata su una strada scivolosa che rischia di attenuare sempre più, fino a concellarlo, il senso del rispetto per le persone, per il dolore, per la vita, per la morte e, infine, anche per la dignità e la credibilità della nostra professione". 

ORE 20.59 - PROCURATORE TARANTO: CARABINIERI NON COINVOLTI IN DIVULGAZIONE NOTIZIE
"Questa Procura smentisce categoricamente le notizie di stampa diffusesi in giornata, concernenti un presunto coinvolgimento di un militare dell’Arma nella divulgazione di notizie o atti riguardanti le indagini in corso per l’omicidio della minore Sarah Scazzi". Lo scrive in una nota ufficiale il procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto, Franco Sebastio, in riferimento alla fuga di notizie e alla violazione del segreto istruttorio avvenuti con la pubblicazione dei contenuti e delle registrazioni audio dell’interrogatorio non solo degli indagati ma anche di persone semplicemente informate sui fatti.

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di Maristella Massari

AVETRANA  - Michele Misseri è teso, e dopo la seconda visita della figlia Valentina avvenuta in carcere tre giorni fa lo è ancora di più al punto da poter essere sull’orlo di ritrattare in tutto o in parte le sue accuse a Sabrina. Se lo facesse sarebbe ormai la sua settima versione del delitto. Potrebbe essere questa la «clamorosa rivelazione» di cui Valentina aveva parlato ieri con la «Gazzetta» ma che attende di essere formalizzata agli investigatori. Perché fino a ieri sera Valentina Misseri non era stata ancora convocata dagli investigatori per essere ascoltata. 

D’altronde chi indaga in questo momento non ha fretta: tanto più nella prospettiva di una eventuale ritrattazione del padre che ha accusato la figlia Sabrina di aver partecipato con lui all’uccisione di Sarah, gli investigatori cercano ulteriori prove e riscontri oggettivi per blindare quella che loro ormai ritengono la verità. «Lo scenario nel quale è maturato l’omicidio è abbastanza chiaro» ha ribadito ieri il procuratore di Taranto Franco Sebastio, e gli interrogatori svolti ancora ieri di persone informate dei fatti sono «interrogatori di routine» per precisare solo singoli aspetti della vicenda.

Ma al centro dell’attenzione resta Michele Misseri e la sua eventuale ritrattazione. Dopo la seconda visita in carcere della figlia Valentina avvenuta lunedì «l’ho visto molto più teso delle altre volte» si limita a raccontare il suo difensore Daniele Galoppa che di ritrattazione si rifiuta di parlare.

Secondo le indiscrezioni raccolte da «radio carcere», proprio Valentina avrebbe però fatto pressioni sul padre «per dire la verità e scagionare Sabrina»: perché Valentina e mamma Cosima, cioè quel che resta della famiglia di Sabrina, credono fermamente nella sua innocenza e ritengono invece Michele Misseri l’unico colpevole del delitto.

«Mi fanno male tutti i muscoli - ha detto ieri mattina Michele durante il colloquio con l’avvocato Galoppa - non sono abituato a stare fermo con le mani in mano senza lavorare». Da un paio di giorni ha pure avuto il tempo di rasarsi i capelli: «Sembra molto più giovane» commenta il suo difensore. Al suo legale ha poi provato a precisare una circostanza di cui si è parlato in questi giorni. I carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche avevano rilevato tracce di sangue sulla sedia a sdraio utilizzata da Misseri per riposare. L’uomo avrebbe spiegato al legale di ricordare che qualche giorno prima del suo arresto si era procurato una piccola abrasione alla testa da cui, probabilmente, aveva perso sangue. Circostanza tuttavia che va verificate dagli investigatori.

La Procura di Taranto sta indagando intanto per fuga di notizie e violazione del segreto istruttorio. Un fascicolo parallelo, con le ipotesi di reato di ricettazione e violazione della privacy, è stato aperto sulla vicenda, denunciata l’altro ieri dal Tg2: un «consulente di un ufficio legale» avrebbe chiesto 8.000 euro per consegnare ai giornalisti Rai tre fotografie del garage di casa Misseri, nel quale fu uccisa Sarah. Lo stesso consulente sarebbe stato già iscritto nel registro degli indagati.

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