Soleto, una discarica di rifiuti speciali nel giardino dei bimbi
di Tonio Tondo
SOLETO - «Vergogna, una discarica di schifezze sotto il giardino dei bambini». Raffaella è una giovane madre, si ferma con l’auto e si avvicina all’aiuola da ieri pomeriggio sotto sequestro in piazza Genova, a Soleto, cittadina della Grecìa salentina a pochi chilometri da Galatina. E’ arrabbiata Raffaella. E indignati sono un po’ tutti in paese. Dice Lucio, giovane emigrante al Nord a casa per le ferie: «Queste imprese aggressive e spregiudicate ne combinano di tutti i colori, tanto sanno che possono permettersi tutto, alla fine non pagano mai».
Doveva essere un terrapieno di alberi e fiori, l’aiuola. Brutti muri di cemento circondano quattro pini, una palma di una ventina di anni e altre tre piantate due anni fa alla fine dei lavori. Un recinto senza senso che sale fino a un’altezza di un metro e 20 centimetri sul confine della piazza. In tutto, 400-500 metri quadri. Sotto lo strato vegetale del terreno il marciume: montagnole di guaine bituminose di diversa grandezza, tubi di plastica, fili elettrici, pezzi di ferro arrugginito, materiali di risulta di ogni genere. Rifiuti pericolosi e tossici, sono classificati dagli esperti. Rifiuti che andrebbero smaltiti in impianti attrezzati e autorizzati e che invece sono occultati, finendo anche sotto le piazze pubbliche. Sono rimasti allibiti ieri mattina i militari della Guardia di finanza che alle 10 hanno disposto i sondaggi alla presenza del dirigente dell’ufficio tecnico, Raffaele Zizzari e dell’assessore all’ambiente, Pasquale Sammarco. Neanche i luoghi progettati per trascorrere qualche ora in pace e far giocare i bambini si salvano dall’avidità di gente senza scrupoli. Il nome dell’impresa coinvolta corre di bocca in bocca, è scritta sui cartelli dei campi fotovoltaici: la Tecnolights (Tecnoluce), di prioprietà di Fabio Ancora, imprenditore quarantenne rampante. Sembra che questo sia il secondo episodio venuto alla ribalta. Il primo ha interessato un cantiere fotovoltaico lungo la tangenziale est di Galatina, dove qualche mese fa sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi. Ancora fa parte della schiera degli emergenti che hanno fiutato l’affare dell’energia da fonte rinnovabile. A Soleto sono già una quindicina i campi del fotovoltaico e una buona parte è stata realizzata dalla Tecnolights in alleanza con gli spagnoli della Solaer. Ancora sembra poter contare su un buon controllo del territorio. Lungo la stradina degli ulivi secolari che s’inoltra nella campagna più bella di Soleto, è stato costruito uno degli impianti. Proprio di fianco alla villa con piscina inaugurata con una mega festa l’anno scorso.
Nei nostri paesi si susseguono e stratificano atti di arroganza e di violenza. Alle redazioni dei giornali quotidianamente arrivano segnali di allarme da parte dei cittadini. Anche in questa circostanza, oltre agli inevitabili sviluppi giudiziari, è da registrare l’azione volgare e spregiudicata che suscita reazioni indignate. «Per risparmiare poche migliaia di euro hanno utilizzato l’aiuola come una discarica, assurdo che nessuno abbia dato l’allarme», ripetono la persone che leggono il cartello di sequestro e si allontanano arrabbiate. «I responsabili dovrebbero pagare in modo più duro, la semplice denuncia non è sufficiente».
Il Comune ha speso 130 mila euro per rifare il pavimento sostituendo i mattoni con il calcestruzzo, per realizzare il giardinetto e piazzare una ventina di panchine in ferro e legno. E’ stato costruito anche un enorme gazebo in cemento e ferro per l’ufficio turistico della Grecìa. Poi lo hanno distrutto e hanno dovuto rifarlo. «Il paese è in uno stato di abbandono», lamenta un gruppo di giovani.
Spetta al Comune classificare i rifiuti e bonificare l’area. Poi il costo sarà addebitato al responsabile dell’inquinamento. Ma dovrà essere un giudice a individuarlo. Il rischio è che trascorra molto tempo, ci sarebbe bisogno di decisioni rapide ed esemplari. Il vero nemico del Sud è rappresentato da chi si ritiene intoccabile e impunibile. E’ questo l’humus dell’illegalità. Furbizia, strafottenza, potere dei soldi. E’ un film che ritorna. A Soleto, chi doveva controllare non ha controllato. La cosa positiva è che l’intervento della Guardia di finanza sia stato sollecitato dai cittadini.
SOLETO - «Vergogna, una discarica di schifezze sotto il giardino dei bambini». Raffaella è una giovane madre, si ferma con l’auto e si avvicina all’aiuola da ieri pomeriggio sotto sequestro in piazza Genova, a Soleto, cittadina della Grecìa salentina a pochi chilometri da Galatina. E’ arrabbiata Raffaella. E indignati sono un po’ tutti in paese. Dice Lucio, giovane emigrante al Nord a casa per le ferie: «Queste imprese aggressive e spregiudicate ne combinano di tutti i colori, tanto sanno che possono permettersi tutto, alla fine non pagano mai».
Doveva essere un terrapieno di alberi e fiori, l’aiuola. Brutti muri di cemento circondano quattro pini, una palma di una ventina di anni e altre tre piantate due anni fa alla fine dei lavori. Un recinto senza senso che sale fino a un’altezza di un metro e 20 centimetri sul confine della piazza. In tutto, 400-500 metri quadri. Sotto lo strato vegetale del terreno il marciume: montagnole di guaine bituminose di diversa grandezza, tubi di plastica, fili elettrici, pezzi di ferro arrugginito, materiali di risulta di ogni genere. Rifiuti pericolosi e tossici, sono classificati dagli esperti. Rifiuti che andrebbero smaltiti in impianti attrezzati e autorizzati e che invece sono occultati, finendo anche sotto le piazze pubbliche. Sono rimasti allibiti ieri mattina i militari della Guardia di finanza che alle 10 hanno disposto i sondaggi alla presenza del dirigente dell’ufficio tecnico, Raffaele Zizzari e dell’assessore all’ambiente, Pasquale Sammarco. Neanche i luoghi progettati per trascorrere qualche ora in pace e far giocare i bambini si salvano dall’avidità di gente senza scrupoli. Il nome dell’impresa coinvolta corre di bocca in bocca, è scritta sui cartelli dei campi fotovoltaici: la Tecnolights (Tecnoluce), di prioprietà di Fabio Ancora, imprenditore quarantenne rampante. Sembra che questo sia il secondo episodio venuto alla ribalta. Il primo ha interessato un cantiere fotovoltaico lungo la tangenziale est di Galatina, dove qualche mese fa sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi. Ancora fa parte della schiera degli emergenti che hanno fiutato l’affare dell’energia da fonte rinnovabile. A Soleto sono già una quindicina i campi del fotovoltaico e una buona parte è stata realizzata dalla Tecnolights in alleanza con gli spagnoli della Solaer. Ancora sembra poter contare su un buon controllo del territorio. Lungo la stradina degli ulivi secolari che s’inoltra nella campagna più bella di Soleto, è stato costruito uno degli impianti. Proprio di fianco alla villa con piscina inaugurata con una mega festa l’anno scorso.
Nei nostri paesi si susseguono e stratificano atti di arroganza e di violenza. Alle redazioni dei giornali quotidianamente arrivano segnali di allarme da parte dei cittadini. Anche in questa circostanza, oltre agli inevitabili sviluppi giudiziari, è da registrare l’azione volgare e spregiudicata che suscita reazioni indignate. «Per risparmiare poche migliaia di euro hanno utilizzato l’aiuola come una discarica, assurdo che nessuno abbia dato l’allarme», ripetono la persone che leggono il cartello di sequestro e si allontanano arrabbiate. «I responsabili dovrebbero pagare in modo più duro, la semplice denuncia non è sufficiente».
Il Comune ha speso 130 mila euro per rifare il pavimento sostituendo i mattoni con il calcestruzzo, per realizzare il giardinetto e piazzare una ventina di panchine in ferro e legno. E’ stato costruito anche un enorme gazebo in cemento e ferro per l’ufficio turistico della Grecìa. Poi lo hanno distrutto e hanno dovuto rifarlo. «Il paese è in uno stato di abbandono», lamenta un gruppo di giovani.
Spetta al Comune classificare i rifiuti e bonificare l’area. Poi il costo sarà addebitato al responsabile dell’inquinamento. Ma dovrà essere un giudice a individuarlo. Il rischio è che trascorra molto tempo, ci sarebbe bisogno di decisioni rapide ed esemplari. Il vero nemico del Sud è rappresentato da chi si ritiene intoccabile e impunibile. E’ questo l’humus dell’illegalità. Furbizia, strafottenza, potere dei soldi. E’ un film che ritorna. A Soleto, chi doveva controllare non ha controllato. La cosa positiva è che l’intervento della Guardia di finanza sia stato sollecitato dai cittadini.