le festività
A Capodanno in 20mila negli agriturismi pugliesi per il cenone. Prenotazioni in crescita anche in Basilicata
Nel periodo delle festività la maggioranza degli ospiti è italiana con circa l’80% della clientela. Cresce anche la clientela dei più giovani
Saranno quasi 20mila gli ospiti che trascorreranno il Capodanno e i primi giorni del nuovo anno sedute a tavola negli agriturismi pugliesi, dove a spingere le prenotazioni è il desiderio di mangiare bene, ritrovare calma in un clima familiare e staccare dal caos urbano. È la stima di Coldiretti Puglia, elaborata sulla base delle indicazioni fornite dagli agriturismi di Campagna Amica e da Terranostra Puglia, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti.
Il quadro conferma il forte richiamo del turismo di prossimità, ma segnala anche una presenza non trascurabile di visitatori stranieri che hanno scelto la Puglia per le festività di fine e inizio anno. Nel periodo delle festività la maggioranza degli ospiti è italiana con circa l’80% della clientela, precisa Coldiretti, con soggiorni medi di tre notti, una formula che continua a piacere perché riesce a combinare riposo, scoperta del territorio e autenticità dell’esperienza.
Si registra inoltre - evidenzia Coldiretti Puglia - un incremento delle prenotazioni delle camere anche tra i giovani, che scelgono di vivere la notte di San Silvestro immersi nella quiete delle campagne, lasciandosi conquistare dai piatti della tradizione serviti nelle masserie, lontani dalle feste rumorose in piazza e dalle lunghe notti in discoteca. La Puglia - sottolinea Coldiretti - può contare su oltre 950 strutture agrituristiche, capaci di offrire più di 28mila posti a tavola e ben 454 attività ricreative e servizi innovativi: dall’equitazione all’escursionismo, dal trekking alle osservazioni naturalistiche, dalle cooking class ai corsi, fino alle attività sportive, alla mountain bike e alle fattorie didattiche.
IL QUADRO IN BASILICATA
Sono in crescita del cinque per cento rispetto allo scorso anno anche in Basilicata gli ospiti attesi negli agriturismi per il Capodanno 2025, «grazie anche alla tendenza a voler festeggiare in un’atmosfera più raccolta, all’insegna di esperienze enogastronomiche più originali». Sono le previsioni - contenute in una nota - di Coldiretti, Campagna Amica e Terranostra, «in occasione dell’appuntamento del 31 dicembre con la maggior parte strutture agrituristiche sparse sul territorio regionale che registra il tutto esaurito».
Nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Coldiretti lucana, è sottolineato che «la tavola tradizionale, alla base dell’iscrizione della cucina italiana tra i Patrimoni dell’Unesco, e il buon cibo restano il motivo principale della scelta dell’agriturismo, che negli ultimi anni ha comunque ampliato la propria offerta puntando su un turismo esperienziale capace di intercettare i nuovi trend del settore. Tra le attività più apprezzate spiccano l’equitazione, i corsi di cucina, le passeggiate e le attività nei boschi e i 'camminì a cavallo, in bicicletta o a piedi alla scoperta dei tesori nascosti del territorio. Cresce anche l’interesse verso le visite nei luoghi di produzione: un turista su tre entra in una cantina, uno su quattro sceglie un caseificio, un frantoio o un birrificio. Un fenomeno che contribuisce al valore del turismo enogastronomico, stimato in circa 40 miliardi di euro l’anno tra effetti diretti e indiretti, secondo l’ultimo report di Roberta Garibaldi».
«Le previsioni per il capodanno confermano un 2025 assolutamente eccezionale per il settore agrituristico, con un bilancio largamente positivo, che ne conferma il ruolo da protagonista nella vacanza Made in Italy, con numeri in costante crescita - mette in evidenza Dominga Cotarella, presidente di Campagna Amica e Terranostra - con il cibo che resta la principale motivazione dei viaggi in Italia accanto all’arte, l'agriturismo è la tipologia di vacanza che più di ogni altre incarna i valori del Made in Italy, agli occhi degli stranieri ma ormai anche degli italiani, con un peso non solo economico ma anche culturale sempre più importante per il Sistema Paese»