Politica

Il nodo Emiliano per Decaro: oggi il congedo in via Gentile

Michele De Feudis

Nel toto-giunta resta lo scoglio di una delega pesante per il governatore uscente

A una settimana dal voto che ha sancito il successo di Antonio Decaro governatore, la Puglia resta nel Limbo: i tempi per la proclamazione dei 50 consiglieri restano incerti, mentre nelle dinamiche della definizione della nuova giunta permane la variabile Michele Emiliano.

Il governatore uscente è il convitato di pietra in questa fase di trattative e di ricerca di equilibri differenti rispetto al recente passato: oggi alle 11, nell’Agorà del Consiglio regionale saluterà consiglieri e dipendenti della Regione, ma non sarà solo un semplice commiato sentimentale. C’è chi, vicino all’area emilianista, interpreta questo passaggio come un ennesimo segnale conciliante verso Decaro, dopo le scintille delle ultime settimane, un modo per inviare un messaggio urbi et orbi di disimpegno, al fine di favorire il più rapido passaggio di consegne all’ex presidente dell’Anci. Di sicuro Emiliano, che ha sempre il piano B del ritorno in magistratura, non attende nulla con il cappello in mano. Gli accordi pre-elettorali tra i due big, prevedevano in caso di vittoria sia il possibile assessorato, o in alternativa un altro ruolo di prima fascia. Nel primo caso, secondo alcune indiscrezioni, Decaro potrebbe proporre al predecessore la delega alla Protezione civile e al Piano Taranto (ovvero il dossier della decarbonizzazione dell’Ilva, che ha continuato a seguire anche venerdì scorso), ma questa nomina avrebbe un impatto non indifferente sull’immagine di «rinnovamento» che è stata il fil rouge della campagna elettorale. Sul possibile assessorato per Emiliano ci sarebbe una riflessione in corso: in caso di tramonto di questa opzione, Decaro valuterebbe una indicazione per un altro incarico (ma la nomina alla guida di un’agenzia non varrebbe, secondo alcuni beninformati, l’aspettativa dalla magistratura). Quale sarà la strada alternativa e se sarà di gradimento per Emiliano, in questa fase, è tutto da vedere. Di sicuro l’europarlamentare ha le idee chiare su come segnare una discontinuità rispetto al passato recente, ma allo stesso tempo deve dare seguito alle pre-intese raggiunte, e delle quali ha contezza anche la leader dem Elly Schlein. Stamattina ogni parola di Emiliano dovrà necessariamente essere interpretata in vista degli scenari in divenire.

Ieri Decaro - dopo le inchieste di Report sulle Case di comunità e sui ritardi notevoli nella realizzazione delle strutture previste dai progetti Pnrr - ha visitato il Presidio territoriale assistenziale di Noci. «L'unico modo per conoscere i problemi è guardarli da vicino - ha scritto sui social -. Per questo oggi, dopo giorni passati a studiare numeri, statistiche e grafici sui tempi, i costi e gli accessi ai servizi sanitari, ho deciso di andare a visitare un Pta che si sta trasformando in Casa di comunità che tiene insieme medici di medicina generale associati, centro di prenotazione e gli ambulatori per le visite mediche specialistiche». Al potenziamento dell’offerta per il diritto alla Salute Decaro ha dedicato tutte le prime giornate post elezione. Oggi sarà a Bruxelles per impegni della Commissione Ambiente, che presiederà fino alla nomina.

Il borsino degli assessori - Si consolidano l’ipotesi della presenza nella giunta di Donato Pentassuglia e Francesco Paolicelli: decariani della prima ora, forti di un indiscutibile successo elettorale nelle rispettive province, sono due nomi considerati certi nella squadra che si va allestendo in queste ore. Pentassuglia potrebbe proseguire il suo lavoro all’Agricoltura (dove ha rivoluzionato la gestione delle risorse europee e ha preso di petto la questione Xylella) o tornare alla Sanità (incarico ricoperto nella stagione di Vendola). Per Paolicelli, già presidente della Commissione Agricoltura, ci sarebbe oltre all’ambito curato nella passata legislatura, anche l’opzione dello Sviluppo economico.

Sul fronte degli assessorati in rosa, resta in pole Debora Ciliento (Pd, area Boccia), insieme a Rosa Barone (contiana doc, in ballottaggio con Cristian Casili), mentre tra le new entry c’è Rossella Falcone: già consigliere d’amministrazione di Aqp e assessore a Vieste, potrebbe ben gestire l’ambito culturale o quello legato all’Ambiente e alle coste. Con questa soluzione la Capitanata sarebbe ben rappresentata e potrebbe avere anche il via libera da Raffaele Piemontese, che dopo due mandati in prima linea, si dedicherebbe a preparare al meglio il prossimo salto a Roma con le elezioni politiche.

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