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Regionali, Decaro punta sulla sanità: «Un Cup unico regionale, più telemedicina e meno prescrizioni inappropriate»

Il candidato progressista ieri ad Altamura con Avanti Popolari. L'idea green: «Vogliamo favorire la nascita e la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer): così energia pulita, e costi ridotti»

Una sanità più efficiente e una accelerazione nelle politiche green in linea con la transizione ecologica: le giornate di campagna elettorale di Antonio Decaro, candidato governatore per i progressisti sono tutte incentrate sulla presentazione del suo programma nei territori. Ieri è intervenuto ad Altamura alla presentazione della lista Avanti Popolari, con l’assessore regionale uscente Gianni Stea e Alessandro Leoci (capogruppo della lista Con in via Gentile).

Sui temi della transizione l’eurodeputato si è soffermato nella tappa tra Bat e Capitanata: «La sfida per la Puglia dei prossimi anni - ha spiegato l’ex sindaco di Bari - è favorire la nascita e la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer), per permettere a cittadini, imprese e Comuni di produrre e condividere energia pulita, riducendo i costi e l’impatto ambientale». E ha raccontato: «A Foggia ho visitato un piccolo impianto di proprietà del Comune di Roseto Valfortore: un po’ esempio concreto di come l’energia possa diventare un bene comune, capace di generare risorse per la comunità e di contribuire alla riduzione delle emissioni di Co₂ nell’aria».

In tutti i dibattiti, inoltre, Decaro si è soffermato sulla sua proposta per migliorare l’offerta dei servizi sanitari, sottolineando che «non ha la bacchetta magica»: «Il Ministero della Salute ha promosso la sanità pugliese. È vero. Ma io non mi sono candidato per parlare di ciò che funziona, mi sono candidato per risolvere ciò che ancora non va. E il primo problema sono le liste d’attesa», ha spiegato. «Per ridurle - ha aggiunto entrando nel merito - dobbiamo provare a non intasare gli ospedali puntando su ospedali di comunità e case di comunità, dove medici di famiglia e specialisti lavorano insieme; più telemedicina e nuove tecnologie; un centro unico di prenotazione su base regionale, per trovare posto in tutta la Puglia, non solo nella propria provincia». «Dobbiamo ridurre - ha detto ancora - le prescrizioni inappropriate: il 40% delle Tac e risonanze che vengono prescritte non servono davvero. Vogliamo controlli sulle linee guida e strutture aperte anche la sera e nei weekend, sperando che nel frattempo, finalmente, il Governo, di qualunque parte politica esso sia, adegui la spesa sanitaria per le regioni del Sud a quella del Nord». Infine una considerazione: «Non posso promettere di risolvere tutto in cinque anni. Ma posso promettere una cosa: ogni giorno ci proverò, con tutta la passione e la determinazione che ho».

Tra i vari incontri, Decaro ha visto anche l’ex ministro Carlo Calenda, leader di Azione, che gli ha lanciato una proposta sulle nomine regionali: «Per ogni posto in una qualsiasi partecipata o in una Asl bisogna effettuare una selezione dei cv fatta sulla base della competenza da un comitato indipendente».

Oggi il parlamentare europeo del partito di Elly Schlein sarà in mattinata nella sala Trulli della sede della Cgil Puglia per l’incontro sul tema «Per una Puglia del lavoro e dei diritti».

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