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Processo per diffamazione a Emiliano, in aula parla De Santis: «Michele era arrabbiato con Salvini»

isabella maselli

Il presidente della Puglia è accusato di diffamazione aggravata per una intervista fatta a settembre 2018

BARI - «Emiliano era molto arrabbiato con il ministro Salvini per questo sgarbo istituzionale, perché invece di incontrare le istituzioni, il ministro dell’Interno fece un incontro politico». Sono le parole di Domenico De Santis, attuale segretario regionale del Pd e vicecapo di gabinetto del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Parole pronunciate sotto giuramento in un’aula del Tribunale di Bari, dove De Santis è stato chiamato a testimoniare nel processo che vede il governatore alla sbarra per diffamazione aggravata. La vicenda riguarda le dichiarazioni rilasciate da Emiliano il 13 settembre 2018, quando nel corso di un’intervista a Rete 4 fece riferimento ai circoli privati come luoghi equivoci nelle relazioni con la criminalità organizzata, scatenando le ire di Luigi Cipriani, ex consigliere comunale e responsabile del movimento Riprendiamoci il futuro, che aveva invitato l’allora ministro Salvini nel suo circolo nel quartiere Libertà, davanti al quale poi il rappresentante del Governo tenne un comizio.

Cipriani, assistito dall’avvocato Roberto Eustachio Sisto, querelò il presidente per quelle affermazioni e nel processo, ormai alle battute finali, si è costituito parte civile. Dinanzi al giudice monocratico Mario Mastromatteo è il turno degli ultimi testi, quelli citati dalla difesa di Emiliano. Ieri è toccato a De Santis, mentre gli altri tre, l’ex sindaco di Bari e attuale eurodeputato Antonio Decaro, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone e il parlamentare Claudio Stefanazzi, non si sono presentati in aula per concomitanti impegni istituzionali (saranno citati di nuovo per l’udienza del prossimo 9 gennaio).

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